Assergi (L’Aquila) 10/12/2014 – Sono stati presentati ieri, presso la Facoltà di Scienze MM.FF.NN. dell’Università degli Studi dell’Aquila, i risultati del primo anno di attività di ricerca svolta dai dottorandi del XXIX° ciclo della “Scuola di Dottorato in Scienze della Salute e dell’Ambiente”. In questo ambito, hanno presentato le loro relazioni anche il Dott. Silvano Porfirio e il Dott. Marco Cifoni, i cui progetti di ricerca sono inseriti fra le azioni del progetto LIFE AQUALIFE.
Interessante è stato valutato il contesto in cui si sta sviluppando la ricerca dei due dottorandi, collocata nell’ambito di un progetto co – finanziato dalla comunità europea che, tramite il programma LIFE, finanzia interventi concreti per la conservazione della natura.
La giornata di studio è stata l’occasione per un resoconto dell’attività di campo e di ricerca di laboratorio, dedicata alla costruzione del sistema di biondicatori per le acque sotterranee, elemento cardine dell’intero progetto. In questa annualità, dallo staff scientifico di AQUALIFE, sono state condotte ricerche su oltre 70 siti, indagando ecosistemi dipendenti dalle acque sotterranee in aree ad elevata naturalità e in siti soggetti a impatti diversi per tipologia e per intensità (captazioni idriche, inquinamento da sostanze tossiche). Una volta costruito e validato, il sistema di bioindicatori per il monitoraggio delle acque sotterranee potrà rappresentare un utile strumento di valutazione dello stato di conservazione degli ecosistemi dipendenti dalle acque sotterranee.
Il progetto si sta dimostrando un efficace esempio di sinergia fra Enti di ricerca ed Enti deputati alla conservazione della Natura. Infatti, il partenariato di progetto è attuato dal gruppo di lavoro della Prof.ssa Diana Galassi del dipartimento MESVA dell’Università dell’Aquila in sinergia con lo staff del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e del settore ambiente e territorio della Regione Abruzzo. In particolare, l’Ente Parco, beneficiario coordinatore di AQUALIFE, con fondi del progetto ha finanziato una delle due borse di ricerca triennale, contribuendo ad offrire a dei giovani ricercatori preziose opportunità di alta formazione.
