Giulianova

Giulianova. La morte del 42enne giuliese: La vergogna dell’OPG Dario Stefano Dell’Aquila

La vergogna dell’OPG
Dario Stefano Dell’Aquila
Presidente Associazione Antigone Campania

Un giuliese, 42 anni, internato nell’Ospedale psichiatrico giudiziario di Aversa, è morto la notte del 4 agosto. La causa della morte è come sempre “arresto cardiocircolatorio”, frase che vuol dire che il cuore ha smesso di battere. Come sempre, quando si muore. Era stato ricoverato due settimane prima in una struttura ospedaliera civile, ma, evidentemente non tutto è andato come dovuto. Per chi non lo sapesse, negli OPG sono detenuti i sofferenti psichici autori di reato, condannati ad una misura di sicurezza. Nell’ OPG di Aversa sono presenti, secondo i dati dell’ Osservatorio sulla detenzione di Antigone 302 internati, circa un quinto della popolazione internata in Italia (complessivamente 1.452 internati). Va anche ricordato che ora, dopo anni di denunce, non siamo più soli a rilevare lo stato di degrado e abbandono di questi posti. I NAS che hanno accompagnato, l’11 giugno scorso, la commissione parlamentare di inchiesta,presieduta dal senatore Ignazio Marino, a proposito di Aversa hanno segnalato “l’assenza di cure specifiche, (…) e la sensazione di completo e disumano abbandono dei degenti e hanno ritenuta tutto le condizioni detentive tali da rendere disumana la permanenza di qualsiasi individuo”. Avremmo sperato che dopo il rapporto della Commissione, ci fosse stata maggiore attenzione sulle cause di questa morte, e invece è stata ritenuta “normale”, come tutte quelle che l’hanno preceduta (a dicembre scorso un internato è morto soffocato da un rigurgito di cibo). Non solo, ma anche da morti è difficile che sia rispettata la dignità degli internati. Il cadavere di Crocetti e’ rimasto per due giorni nell’ufficio di sorveglianza dell’ospedale psichiatrico giudiziario (opg) refrigerato solo con un ventilatore, nell’attesa che i parenti potessero recuperare la salma. L’ennesima dimostrazione che se non si interviene per il superamento e la chiusura di questi residui manicomiali, non rimedieremo a questa condizione di inumanità alla quale sono condannate centinaia di sofferenti psichici.

Dario Stefano Dell’Aquila
Presidente Associazione Antigone Campania

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