Cultura & Società, In rilievo, Teramo e Provincia

Atri punta sul Turismo di Ritorno

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ATRI. Con deliberazione di Giunta n. 45 del 3 marzo 2023 il Comune di Atri ha aderito al Comitato Nazionale e promotore dell’iniziativa “2023 anno del turismo di ritorno: alla scoperta delle origini”. Creare un legame con i nostri connazionali all’estero è l’obiettivo del progetto “2023 anno del turismo di ritorno – Alla scoperta delle origini” con il quale il Comune di Atri, affidandosi all’agenzia Rete Destinazione Sud che lo ha predisposto, si propone di promuovere il turismo mettendo in vetrina il proprio territorio.

Il progetto destinato al raggiungimento di circa 70 milioni di conterranei di 2ª, 3ª e 4ª generazione che vivono all’estero, ha avuto inizio nel 2019 con la predisposizione di “Rete Destinazione Sud” di un progetto strategico di rilievo internazionale: “Ritorno in Italia”, strutturato con una programmazione quinquennale sviluppata tra il 2023 e il 2028. Questa iniziativa conta già oltre mille iscritti, di cui 500 comuni, associazioni nazionali come Borghi più belli d’Italia, federazioni come FISH Onlus (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) e molteplici organizzazioni degli italiani nel mondo, principalmente argentine.

L’adesione del Comune di Atri a questo progetto – commenta l’Assessora al Turismo del Comune di Atri, Mimma Centorame – ha come obiettivo quello di valorizzare e far conoscere, a livello nazionale e internazionale, il patrimonio artistico e culturale, le tradizioni, i costumi e l’enogastronomia del nostro territorio. Il turismo di ritorno è un progetto ambizioso con il quale si potrà permettere ai connazionali all’estero di scoprire il loro terra di origine e di vivere in prima persona i luoghi natii dei propri avi, nonché può costituire per Atri una grande opportunità per promuovere il proprio territorio, le tradizioni e le eccellenze enogastronomiche attraverso iniziative e progetti che vedranno il pieno coinvolgimento del WWF, delle associazioni culturali, delle aziende commerciali e delle strutture ricettive cittadine”.

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