In rilievo, Storie giuliesi

Giulianova. La storia della Scuola Industriale “Raffaello Pagliaccetti”

GIULIANOVA. FRAMMENTI DI STORIA DAGLI ARCHIVI – 18.
di Sandro Galantini*
Sin dalla sua istituzione, avvenuta con Regio decreto del 4 gennaio 1914, la Scuola industriale “R. Pagliaccetti” aveva avuto con l’umbro Giorgio Diamantini un ottimo direttore. Nel 1940, divenuta Scuola tecnica a indirizzo industriale e artigiano con annessa la scuola secondaria di avviamento professionale, disponeva di una sezione falegnami ed ebanisti. Nella “Pagliaccetti” si svolgevano inoltre corsi serali premilitari per radiotelegrafisti dell’esercito e per carpentieri. 63 in totale gli alunni: 25 della scuola tecnica, 38 quelli dei corsi aggiunti. Il farmacista Giulio D’Alessandro presiedeva il consiglio d’amministrazione mentre il corpo docente era composto da Alda Pagnanini (cultura generale), Luigi Branciaroli (matematica, fisica, chimica, elettrotecnica), Orfeo Simoncini (tecnologia e disegno professionale), Tito Marucci (cultura militare), Giulio Nenna (educazione fisica) e don Raffaele Baldassarri, parroco del Lido (religione). L’organigramma annoverava inoltre la ragioniera Raffaella Trifoni, dal 16 aprile 1933 passata da vicesegretaria a segretaria, e il capo officina Giovanni Ferri. Rimane da dire del direttore. Questi era il marito della Pagnanini, l’ingegner Nicolò Ledwinka, nato a Zara nel 1899 e sino all’anno prima direttore della Scuola tecnica industriale “F. Corridoni” di Corridonia, in provincia di Macerata, da cui era stato trasferito appunto a Giulianova forse a causa di un “incidente”. Pare infatti che il 21 aprile del 1939, giorno riservato alle celebrazioni del “natale di Roma”, alcuni studenti della Scuola industriale di Corridonia avessero approfittato della bella giornata di sole per giocare a pallone.
La cosa non fu gradita dal segretario della scuola, che fece accompagnare i ragazzi alla casa del fascio dove vennero schiaffeggiati.
Il direttore Ledwinka, venuto a conoscenza dei fatti, la mattina dopo trasformò in una sorta di ring la segreteria. Ne seguì una sfida a duello tra direttore e segretario fascista. La questione ebbe una tale risonanza da arrivare a Roma. Ed è forse a seguito di quell’episodio che si doveva il traferimento a Giulianova di Ledwinka, una figura estremamente interessante di cui si parlerà diffusamente nella prossima puntata.
* Storico e Giornalista
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