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Abruzzo. GIOVANI E UTILI: INSIEME PER RINASCERE Un progetto innovativo dell’ANFE per la formazione di giovani nel Volontariato

Riceviamo e Pubblichiamo
Gentile direttore,
se può essere d’interesse, ecco una nota sul Convegno di presentazione (all’Aquila, il 2 dicembre, alle ore 16) del progetto in oggetto,
promosso dall’ANFE Abruzzo e sostenuto dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Con viva cordialità
Goffredo Palmerini

GIOVANI E UTILI: INSIEME PER RINASCERE

Un progetto innovativo dell’ANFE per la formazione di giovani nel Volontariato

L’AQUILA – L’Associazione Nazionale Famiglie Emigrati (ANFE), delegazione per l’Abruzzo, ha promosso il progetto “Giovani e Utili: Insieme per rinascere”, che, in competizione con numerose proposte, è risultato vincente ed è stato finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali nell’ambito della direttiva 2009 della legge 266/91  “Iniziative a favore di Associazioni di Volontariato”. All’Aquila, il 2 dicembre (giovedì), alle ore 16, nell’Aula magna dell’Istituto d’Istruzione Superiore “Ottavio Colecchi”, in località Acquasanta, si terrà il Convegno di presentazione e l’inaugurazione dei corsi di formazione.

Il progetto dell’ANFE, di grande rilevanza sociale, s’articola sulla formazione di giovani ed è rivolto particolarmente ai portatori di handicap. L’aspetto innovativo sta nel fatto che saranno proprio i giovani d’una scuola superiore, preventivamente preparati, ad accompagnare la formazione dei portatori di handicap. Il progetto così è concepito: formazione di 6 studenti di scuola secondaria superiore, desiderosi d’apprendere le nuove tecnologie e di contribuire all’integrazione di giovani portatori di handicap; 6 giovani disabili che, dopo essere stati istruiti dai primi, partecipano ad un percorso formativo sulla grafica  pubblicitaria, con obiettivo d’impiego nel mondo del lavoro.

Il progetto – afferma l’ing. Bruno Martini, responsabile scientifico dei corsi di formazione dell’ANFE aquilana – si propone di coinvolgere i partecipanti in forme di volontariato attivo verso loro coetanei in condizioni di disabilità. Nello specifico il progetto, della durata di 5 mesi, attraverso una formazione mirata, tende a sensibilizzare i giovani perché possano essere di supporto a persone disabili, aiutandole a sviluppare forme d’autonomia sotto il profilo lavorativo e ad acquisire conoscenze per l’uso di tecnologie e software informatici. La formazione avverrà con l’ausilio di supporti d’avanzata tecnologia, approntata proprio per disabili, che li agevola nell’espletamento di attività lavorative, nell’accesso e nella fruizione di sistemi informatici”.

Questo il programma del corso: formazione degli studenti d’una scuola superiore sull’uso delle apparecchiature informatiche e sul software di grafica pubblicitaria;  fase di affiancamento dei ragazzi disabili; formazione dei ragazzi disabili; simulazione di creazione d’impresa. Gli obiettivi del progetto sono: promozione d’un processo d’innovazione nell’intervento formativo; favorire l’inserimento professionale di giovani disabili nel mondo del lavoro, autonomo o dipendente; incidere sulla cultura sociale prima, e sui giovani disabili poi, per sviluppare una mentalità di auto-attivazione nei confronti del lavoro; realizzare un percorso formativo efficace per l’inserimento lavorativo.

Ci attendiamo risultati importanti – annota Serafino Patrizio, presidente dell’ANFE provinciale – mediante il coinvolgimento degli studenti. Adeguatamente formati nel percorso previsto dal progetto, diventeranno dei volontari in grado d’aiutare in maniera efficace alcuni soggetti svantaggiati nel loro inserimento sociale e, con l’esperienza fatta, al termine del progetto contribuiranno alla crescita d’una mentalità che favorisce il volontariato attivo in una fascia d’età significativa per lo sviluppo d’una sensibilità sociale”.

I giovani disabili – sottolinea Goffredo Palmerini, delegato regionale ANFE per l’Abruzzo – al termine del progetto avranno acquisito potenzialità che consentiranno loro di concorrere efficacemente nel mercato del lavoro, con un buon bagaglio di competenze innovative. Sarà peraltro utile per vivere con maggior dignità una dimensione sociale dalla quale talvolta un pregiudizio ancora da sconfiggere li emargina”.

La fase comune del progetto, quando gli studenti s’incontrano con i disabili per integrare le rispettive conoscenze acquisite, può davvero creare quel mondo di relazioni positive che rimarrà saldo nel tempo e che potrebbe essere anche occasione, una volta che gli studenti avranno conseguito il diploma di maturità, per avviare insieme nuove attività lavorative in un settore così specialistico. Ci si augura, in un periodo difficile quale quello che si sta vivendo all’Aquila nel dopo terremoto, che anche questa iniziativa possa generare opportunità d’occupazione per i giovani.  “Insieme per rinascere”, appunto, come titola il progetto.

(a cura di Goffredo Palmerini)

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