Abruzzo

Giulianova. EX SADAM: L’AMMINISTRAZIONE DICE NO AL PARCO SUL LUNGOMARE, NO AD UN VERO TEATRO PUBBLICO E PERMETTE DI OSCURARE COLLINA E GRAN SASSO

EX SADAM: L’AMMINISTRAZIONE DICE NO AL  PARCO SUL LUNGOMARE, NO AD UN VERO TEATRO PUBBLICO E PERMETTE DI OSCURARE COLLINA E GRAN SASSO

Dopo lo sfregio al paesaggio collinare del Centro Storico accanto alla stradina panoramica  delle Fontanelle, dopo la massiccia cementificazione del Pioppeto, ancora una scelta urbanistica infelice che non farà il bene della nostra città: l’approvazione di un piano per l’ex SADAM fortemente impattante e poco “a misura d’uomo”.

Viene presentata, come al solito, con ingiustificato trionfalismo proprio da coloro che, dicendo no alle precedenti scelte urbanistiche già operative dal ‘98 (e che prevedevano, invece, una grande qualità urbana e una grande vivibilità), hanno contribuito a paralizzare per oltre un decennio la riqualificazione di quella parte di città, tenendola nel degrado.

Il sì dell’amministrazione (con il supporto del centro-destra che in parte ha votato a favore, in parte  si è astenuto) al piano approvato ieri in consiglio comunale  – 16 mega-palazzi di notevole altezza dai 22,50 ai 30 metri fino a toccare addirittura i 50 metri –  concentrati in un’area di circa 55.000 m², dice purtroppo molti NO alla città e ai cittadini:

  1. NO al parco tra il lungomare Spalato e via Trieste (sul cannocchiale verde).
  2. NO al rispetto del peculiare paesaggio giuliese con la sua collina  e lo sfondo del Gran Sasso.
  3. NO alle  complete spettanze in opere pubbliche previste dalla legge per il Comune (equivalenti a oltre 5 milioni di euro).
  4. NO ad un vero teatro pubblico.
  5. NO ad una Giulianova dalla grande qualità urbana.
  6. NO ad un’alta vivibilità per cittadini e turisti.
  7. NO ad una città capace di garantirsi un roseo futuro sotto il profilo turistico.

Ovviamente è già in atto, da tempo, la propaganda con cui l’amministrazione presenta l’operazione in maniera imbellettata. Ma anche questo è un segno dei tempi: a Giulianova il sindaco con il suo entourage (pagato da noi cittadini) continua ad infiocchettare scelte discutibili proponendole sempre come belle e perfette, salvo poi dover scoprire, noi cittadini, che non è così: come nel caso di Piazza Buozzi, del Lungomare ovest, dell’area ex Golf bar o della scuola Don Milani.

Anche in questa circostanza, come da tempo purtroppo accade nella nostra città (dall’avvento del centrodestra passando per la giunta Ruffini fino all’attuale giunta Mastromauro) emerge un aspetto non bello: l’amministrazione è molto sensibile alle richieste della rendita fondiaria fino a farla lievitare grandemente ma è poco attenta alla tutela dell’interesse generale e dei beni comuni. E così mentre, da un lato, si rischia di assecondare la speculazione edilizia, dall’altro, si penalizzano i cittadini che vengono impoveriti di spazi pubblici, di bellezza paesaggistica, di vivibilità.

Tutto questo è maturato, tra l’altro, attraverso un’incredibile sequenza di procedure anomale, di forzatura delle norme, di vere e proprie irregolarità, di ricorso a simulazioni non corrette, di lassismo nei controlli (come nel caso della bonifica dell’area dall’amianto), di contrapposizione netta con Enti molto qualificati, esistenti per aiutare i Comuni a fare bene, quali la Soprintendenza ai Beni Paesaggistici e l’ARTA (agenzia per la tutela ambientale).

A nulla o quasi sono valsi il nostro impegno ed il nostro lavoro costruttivo per migliorare le scelte lungo tutto l’iter all’interno del Consiglio Comunale.

La forza bruta dei numeri senza qualità è prevalsa, purtroppo. Vogliamo, però, avvisare i cittadini di tenere gli occhi bene aperti su quanto accadrà e di ricordare chi sono i responsabili politici.

Per parte nostra noi continueremo a svolgere, dopo quanto fatto finora, sia come associazione che come gruppo consiliare, ogni azione utile a che le cose possano almeno essere migliorate sia sul piano della correttezza amministrativa che sul piano delle realizzazioni.

Giulianova 12.06.2010

Il Cittadino Governante –  associazione di cultura politica

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