Abruzzo

L’Aquila. Nicotra (Anac): “La trasparenza è il vero motore del cambiamento nella PA e nella politica per ripristinare il necessario clima di fiducia”.

L’Aquila – “Esiste un modello L’Aquila nel contrasto dei reati dei colletti bianchi?” Questa è la domanda a cui il professor Francesco Sidoti ha cercato di rispondere nella sua introduzione nella giornata di studio organizzata da “L’Aquila che rinasce” in collaborazione con l’Ordine dei giornalisti, degli avvocati e dei commercialisti.

Per Sidoti la risposta sta nella capacità di leggere il processo di ricostruzione nel flusso temporale e comunicativo, tenendo presente che ogni volta che si scopre un fenomeno corruttivo siamo in presenza dell’efficienza degli organismi investigativi.
Il successivo, serrato dialogo tra i rappresentanti del mondo delle istituzioni, delle imprese e delle professioni ha rappresentato un tentativo di trovare un punto di equilibrio tra efficienza, trasparenza e osservanza degli adempimenti procedurali e organizzativi da mettere in campo per contrastare i fenomeni corruttivi.
Valeria Vittimberga (direttrice regionale dell’Inps) ha voluto sottolineare come la trasparenza amministrativa e la trasformazione dei dati da elementi potenzialmente corruttivi a elementi abilitanti dei processi virtuosi sono due pilastri fondamentali delle azioni di prevenzione: “Che così come la creazione di un modello di collaborazione tra istituzioni a tutti i livelli, imprese e società civile sono fondamentali per radicare l’idea del disvalore sociale dei fenomeni corruttivi”.
Raffaele Giannone e Fabrizio Giannangeli hanno presentato i piani anticorruzione della GSA e del Comune dell’Aquila. In particolare Giannangeli – pur avendo illustrato le criticità  amministrative – ha cercato di sintetizzare le caratteristiche virtuose del modello L’Aquila e la molteplicità di azioni messe in campo.
La professoressa Ida Angela Nicotra – commissaria dell’Anac – nella sua appassionata conclusione ha voluto richiamare la centralità dei valori costituzionali nel contrasto della corruzione e della mala amministrazione: “La complementarietà tra prevenzione e repressione, la trasparenza che si alimenta di partecipazione, la crescita economica, il coinvolgimento del mondo delle imprese e delle professioni sono gli elementi da mettere in campo”.
Salvatore Santangelo – ricordando il sacrificio di Falcone e Borsellino – ha affermato che la miglior difesa contro la corruzione e la criminalità dei colletti bianchi sta in un governo onesto e in una economia funzionante, che poggiano sulle gambe di uomini e donne normali, o meglio, di uomini e donne eroici nella loro normalità, in grado di prendere decisioni chiare e forti non solo operando negli ambiti istituzionali, ma ogni qualvolta che sono chiamati a operare una scelta.
Hanno partecipato anche Ettore Barattelli, Ettore Perrotti e Marco Fanfani.
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