Abruzzo, Giulianova

Pescara. Una riflessione di madre che vuole bene alla nostra bella Nazione

Egr. Sig. Direttore , se lo ritiene opportuno, voglia dare spazio a questa mia riflessione di madre, che ha ancora speranza nel futuro della nostra bella Nazione.
Grazie
cinzia m. rossi
LA VITA MIGLIORE
La vita migliore è dove c’è pace e dignità  di cinzia m. rossi
Certo a noi sembra di stare meglio. Ma non è vero. I nostri giovani soffrono e in Italia c’è sfruttamento lavorativo  da parte degli imprenditori nei confronti sia degli italiani che degli stranieri. Soprattutto nel turismo e ristorazione. I contratti a tutela vengono stravolti. Non c’è controllo. I tirocini formativi ,si trasformano in “guerre tra poveri” tra chi lavora più ore gratis, dietro promessa di essere assunti a tempo indeterminato.  Noi genitori speriamo sempre che ciò sia vero e diciamo ai  nostri figli di avere coraggio e speranza . Con educazione e pazienza.  Ma poi, non si può sopportare di vedere che schiere di extracomunitari vengono sfruttati per lavori pesanti e disumani, per due euro l’ora, contrariamente a ciò che è la legge. Si preferisce  pagare mazzette, piuttosto che pagare stipendi. Costa meno che applicare il contratto. Tutto gira così, purtroppo, e un lavoratore che viene licenziato, deve portare i testimoni e fornire le prove delle ore di lavoro effettuato . E la finanza controlla gli scontrini nei negozi e bar, non le cucine dei ristoranti. Siamo tornati indietro nel tempo, i sindacati non esistono più e nessuno tutela il nostro futuro. I ragazzi italiani se ne vanno all’estero e rimarranno solo gli schiavi. Così dicono:  A Milano gli italiani sfruttano gli italiani. A Londra, pagano il giusto. A Barcellona, hanno buoni contratti. In Australia c’è ancora speranza per costruire un sogno. Perchè dove c’è meno burocrazia c’è meno corruzione. Sono le persone che fanno le Leggi e le  persone devono farle rispettare. Non serve la Polizia o la Magistratura dove c’è onestà ed etica . Basterebbe essere onesti e nessuno dovrebbe controllare l’operato di un altro. E ci sarebbe guadagno per tutti. Il giusto prezzo per il giusto lavoro. Ma purtroppo non è così. Le leggi ci sono, ma rimangono inapplicate. Cosa devo dire di più. Ai miei tempi dovevamo andare a letto col datore di lavoro o firmare licenziamenti “in bianco”, nel caso fossimo rimaste incinte. Anche adesso è così.  Però almeno potevamo sperare in un concorso pubblico. Un lavoro fisso da cui poter cominciare una vita indipendente.  Ora andiamo avanti con la pensione dei nonni. Qualcuno prende il reddito di cittadinanza. Pochi hanno informazioni per accedere ai finanziamenti per giovani imprenditori. Finché ci saranno. Poi  ci toccherà assistere a un suicidio giovanile di massa. Tra droga, alcool e violenza. Il che avrà lo stesso un costo per la società.
Applicare regole di prevenzione, con atti di riduzione del danno, così come fecero in nord Europa quando si accorsero che vietare l’uso dell’eroina era inutile al fine della diffusione dell’AIDS. Agirono distribuendo siringhe monouso e fornendo informazioni in modo capillare mediante stazioni mobili di intervento (camper) La PREVENZIONE sul territorio è una possibile risorsa attuabile, con i mezzi già a disposizione.
Buona giornata Italia.
cinzia m.rossi
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