In rilievo, Lettere

Teramo. Frangioni/Corona: all’indomani dell’annuncio della imminente riforma delle Province voluta dal Governo Meloni, come ha giustamente riportato il Sindaco de L’Aquila Pierluigi Biondi, nuovo responsabile enti locali del partito, vogliamo aprire una riflessione sulla Provincia di Camillo D’Angelo.

Non volendo entrare più di tanto nel merito dell’attività amministrativa in quanto tutto ciò che si sta facendo è frutto della programmazione dell’Amm.ne Di Bonaventura, fatto salvo visite guidate ad aziende e consigli comunali a lui vicini politicamente, dobbiamo ravvisare la totale assenza di interesse e di presenza per le scuole.

Non abbiamo visto nemmeno un suo saluto istituzionale ai nostri ragazzi e soprattutto non vediamo realizzate opere per 10milioni di euro di interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria come da finanziamenti beneficiati durante la nostra amministrazione e soprattutto vediamo totalmente ferma la ricostruzione, talmente ferma che il Presidente D’Angelo non ha voluto nemmeno impegnarsi per la scuola Jolly, necessaria a nostro avviso per la organizzazione della ricostruzione scolastica.
A proposito di ricostruzione, vogliamo ricordare che il nostro ha quasi 150milioni di euro di finanziamento per la ricostruzione da dover impegnare e spendere per rendere le nostre scuole le scuole del domani.
A chiarimento di questo, la scuola Jolly non sarebbe nemmeno stato un peso per il bilancio dell’ente ma sarebbe stata finanziata con i fondi per la ricostruzione.
Ma il Presidente D’Angelo ha deciso di bloccare l’affitto della struttura dopo che gli uffici avevano fatto una regolare manifestazione d’interesse pubblico.
Nemmeno per l’ambiente è stato fatto nulla poiché tanto ci siamo prodigati per riportare decoro sulle nostre strada provinciali con l’ubicazione di fototrappole, ad oggi sembra che il servizio sia stato sospeso e le strade sono tornate ad essere sporche.
A tutta questa precarietà e impreparazione si aggiungono i due processi al Presidente D’Angelo.
Su di uno dei capi di imputazione ci sarebbe l’esercizio abusivo della professione.
Chiediamo, pertanto la convocazione del consiglio provinciale per la surroga del consigliere Luzii e successivamente chiediamo le sue dimissioni a garanzia della terzietà istituzionale e per rispetto di un ente che tornerà presto ad avere un ruolo più centrale nella vita amministrativa del nostro paese.
I consiglieri provinciali
Luca Frangioni

Luca Corona

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