Cultura & Società, Dalla parte delle donne, In rilievo, Ricordi di guerra

Teresa Sacchi Notte, la pittrice ritrovata

 

Di Walter De Berardinis

Giulianova. La vita ci riserva sempre delle strane ed incredibili coincidenze. Recentemente, tramite la nipote del Prefetto emerito di Teramo Elmo Bracali (Pistoia, 25 febbraio 1888 – Serravalle Pistoiese (PT), 15 febbraio 1975; Prefetto emerito a Teramo dal 16 giugno 1943 al 25 ottobre 1943), la prof.ssa Donatella Bracali mi ha incaricato di cercare l’origine e l’autrice del quadro dove veniva raffigurato il nonno. Purtroppo, nonostante nel mare magnum di internet, di questa pittrice ho trovato ben poco. I vari motori di ricerca riportano che è stata la sorella del famoso pittore Emilio Notte (Ceglie Messapica (BR), 30 gennaio 1891 – Napoli, 7 luglio 1982, esponente del movimento futurista) e molte sue opere sono presenti in collezioni pubbliche e private italiane ed estere. Teresa era figlia di Giovanni, un funzionario di stato di Marostica e Lucinda Chiumenti Fincati, originaria di Vicenza. Per i tanti spostamenti del padre (prestò servizio a Ceglie, Lagonegro, Bovino, Sant’Angelo dei Lombardi ed altre città italiane), la pittrice, nasce a Serino (Avellino) il 27 febbraio 1896. All’età di 11 anni arriva a Prato, probabilmente dove la famiglia trova una maggiore stabilità e il fratello maggiore frequenta l’Accademia di belle arti di Firenze. Infatti, come autodidatta, esordisce nel 1920 a Venezia alla “Ca’ Pesaro” – Galleria Internazionale d’Arte Moderna. Intanto diventa socia de “La Società per le Belle Arti ed Esposizione Permanente” di Milano e della Federazione degli Artisti Indipendenti Italiani di Roma ed a honorem, nell’Unione professionisti e artisti del Sindacato belle arti di Modena.

Partecipò alla VI mostra regionale d’arte di Bologna (1953), XXIX Triennale d’Arte di Modena (1953), VI Esposizione Nazionale d’Arte “Biennale di Brera” e della “Permanente” a Milano (1953), Premio Città di San Donà (1953), mostra provinciale d’Arte Contemporanea di Treviso (1953), Biennale d’Arte Triveneta di Padova (1953), VI Premio Nazionale di Pittura “Golfo della Spezia” (1954), Mostra Annuale del Sindacato delle Belle Arti di Modena (1954), Quadriennale di Roma e i Premi di Francavilla al Mare, Macerata, Bari, Trento, Strà, Suzzara ed altre città. Di lei hanno parlato, scritto e recensito: Sergio Samek Ludovici, docente, bibliotecario e presidente dell’AIB; il notissimo pittore Giorgio de Chirico; i giornalisti Silvio Branzi, Severo Boschi, Mario Fantuzzo e Federico Castellani; i pittori e critici d’arte come: Anacleto Margotti e Nino Corrado Corazza; il famoso scrittore Giovanni Comisso, con cui ebbe degli scambi epistolari nello stesso periodo che conobbe il giurista e Sindaco di Firenze, Giorgio La Pira; Giorgio Zamberlan, antiquario e critico veneto; Mario Rimoldi, allora Sindaco di Cortina d’Ampezzo e apprezzato collezionista. Oltre a dipingere i paesaggi e scorci italiani, raffigurò molti personaggi pubblici come: Alcide De Gasperi che inaugurò, nel 1947 a Treviso (poi replicata nel 1950), la sua personale e seguì una lettera di complimenti vergata a mano direttamente dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri; poi il Presidente della Repubblica Italiana Antonio Segni, del soprano Gianna Pederzini, dell’attore Francesco “Cesco” Baseggio, ed anche quello dell’allora Prefetto di Treviso Elmo Bracali (in carica dal  10 ottobre 1946 al 19 ottobre 1950), ritratto dalla Sacchi Notte nel 1947. Di lei non è stato possibile reperire una foto o un suo autoritratto, ma con questo articolo vogliamo stuzzicare gli appassionati di pittura, collezionisti o galleristi,  a trovare ulteriori notizie su questa figura femminile caduta nell’oblio. Morirà nel 1974 ad Avellino. Sarebbe auspicabile che quel ritratto ad olio torni nella sua sede naturale, cioè il Palazzo del Governo a Teramo.

Walter De Berardinis

Nota: desidero ringraziare la famiglia Bracali per avermi dato in comodato d’uso il quadro e le biblioteche italiane per avermi fornito dettagliate notizie: la Quadriennale di Roma, la “Poletti” di Modena, la diocesana del seminario vescovile di Treviso e la Biblioteca Comunale Centrale – Palazzo Sormani di Milano.

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