Cultura & Società, In rilievo, Libri in vetrina, Ricordi di guerra

Pontecorvo. Primo Premio Letterario Internazionale “18 maggio”: Nicolino Farina, per la sezione A – “Prima Guerra Mondiale”, secondo classificato.

Sabato 14 maggio, nella sala consiliare del Comune di Pontecorvo, il “nostro” collega Nicolino Farina, per la sezione Prima guerra Mondiale del Premio Letterario Internazionale “18 maggio”, si è classificato al 2 posto con il libro “Zona di guerra 1915-18 – le foto e le lettere di Serafino De Benedictis soldato tipografo e fotografo dilettante di Mosciano Sant’Angelo, edito dalla casa editrice Artemia Nova di Maria Teresa Orsini

L’evento, organizzato da Associazione Nazionale Vittime delle Marocchinate, ha ricevuto il patrocinio del Comune di Pontecorvo.

Secondo Nicolino Farina: «Il libro non vuole essere l’ennesima testimonianza celebrativa della guerra ’15-‘18, ma si propone di offrire uno strumento di conoscenza dell’evento bellico attraverso due microstorie, utili a comprendere più intimamente una catastrofe di umanità com’è stata la Grande Guerra. Le due storie sono legate a Serafino De Benedictis un giovane soldato tipografo, fotografo dilettante, di Mosciano S. Angelo in provincia di Teramo. La prima è il racconto degli eventi affidata alle sue fotografie scattate in Zona di Guerra, luogo dove presta servizio presso la tipografia dello Stato Maggiore del Comando Supremo. La seconda è la cronaca dei condizionamenti dell’evento bellico sulla sua breve vita e sul suo pensiero.… Ricordare senza retorica gli eventi storici e umani del conflitto mondiale che, purtroppo s’è dovuto chiamare “primo”, può essere utile ad alzare lo sguardo verso l’orizzonte con la consapevolezza che la pace va salvaguardata e difesa . Il recupero della memoria della Grande Guerra, cent’anni dopo, è quasi un dovere nei confronti di tutti quei giovani che, all’epoca, sono costretti per forza delle cose a prendere coscienza del loro destino comune e dell’esistenza di una collettività nazionale. Ogni foto, ogni racconto fa riemergere, dal mare sconfinato dell’oblio, la storia di un giovane che cent’anni fa ambiva alla bellezza della vita, proprio come i ragazzi di oggi…».

 

Nicolino Farina, è iscritto all’Ordine Nazionale dei Giornalisti, è nel direttivo dell’Istituto Abruzzese Ricerche Storiche, è Direttore Responsabile del periodico di attualità, arte e cultura Campli Nostra Notizie. Collabora, o ha collaborato, con diverse testate a carattere culturale, tra cui: Santini et Similia, trimestrale internazionale edito da Barbieri di Manduria (TA); ABC Abruzzo Beni Culturali, trimestrale di arte, cultura e turismo di Teramo; Aprutium, periodico di storia abruzzese. Suoi contributi compaiono in importanti progetti editoriali, come: Documenti dell’Abruzzo Teramano, Carsa Edizioni, Pescara 1996; Gente d’Abruzzo – dizionario biografico, Andromeda Editrice, Recanati (MC) 2006-2007. Tra le pubblicazioni più recenti si citano: Campli Città dei Musei, Giservice Editore, Teramo 2009; Cucù antico gioco di carte, ed. CNN, Teramo 2010; Porchetta Italica di Campli, Giservice Editore, Teramo 2011; Le Madonne in terracotta di Nocella, Artemia Edizioni, Mosciano S. Angelo (TE) 2014; Il racconto dei volti il racconto delle pietre, ed. Le Lunarie di Civitella del Tronto 2015, La Doganella d’Abruzzo (a cura – con Adelmo Marino), ed. GAL Leader Teramo, 2015. Ha pubblicato anche racconti letterari. Da anni partecipa a convegni culturali a carattere storico, antropologico e artistico.

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