Benny Dall'America

USA. Analisi di Benny Manocchia sull’incontro Trump-Kim jong hun

Milioni di americani sono convinti che la Corea del Nord non accettera’ mai la richiesta di denuclearizzare il paese. Non si tratta di scetticismo,la convinzione e’ sincera.Ma non chiarisce un bel po’ di cose,che vale la pena spiegare. Prima: Mike Pompeo,il ministro degli Esteri (di origine

abruzzese) che e’ stato ospite del chairman nordcoreano tre volte. La sua affermazione,dopo ogni meeting,e’ stata chiara:noi chiediamo l’abolizione totale dell’atomica nella penisola coreana.
Kim jong un ha detto che “succedera’”,ma ha messo in evidenza l’immediato bisogno economico dlla sua nazione. Poi il mnistro della Difesa generale Mattis e’ stato a Singapore,per un incontro diretto con la controparte nordcoreana,dove ha ripetuto: la nostra richiesta e’ stata
precisa dall’inizio. Via l’armamento atomico,arrivano gli aiuti dagli Stati Uniti,dal Giappone e,dalla Corea del Sud. In ultimo,proprio un paio di giorni fa,il vicechairman della NOKO e’ venuto a Washington e ha incontrato Trump nella Casa Bianca.Kim hung chol ha consegnato al presidente degli Stati Uniti,una lettera scritta personalmente dal leader nordcoreano. Bene,nonostante tutto,diranno,
la Corea del Nord non denuclearizzera’. Trump,dal canto suo,ha detto e ripetuto:se non va non va; risalgo sull’aereo e affronto le 20 ore di volo per tornare a Washington. Si calmino gli scettici:forse Kim Jong un e Trump risolveranno un problema che ha messo la febbre addosso a tante nazioni, o forse non verra’ fuori un risultato positivo. La vita e’ cosi’.

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