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Teramo. Presentato dalla Provincia la proposta per il Piano per il contenimento dei cinghiali che prevede interventi anche in area protetta

Presentato dalla  Provincia la proposta per il Piano per il contenimento dei cinghiali che prevede interventi anche in area protetta

Si è svolto stamattina presso la Sala Consiliare della Provincia un tavolo operativo per fronteggiare l’emergenza cinghiale e sul tema della gestione della fauna selvatica.

“Abbiamo prontamente raccolto  – spiega l’assessore competente, Giuseppe Antonio Di Michele – l’invito delle associazioni rappresentative del mondo agricolo, in considerazione del fatto che si tratta di una vera emergenza con 270 richieste di indennizzo presentate ad oggi. La soluzione, a nostro avviso, risiede nel concordare con tutti gli attori coinvolti, Provincia, Ente Parco, Comuni montani, associazioni agricole e venatorie, il sistema più efficace e flessibile per limitare il fenomeno e per questo abbiamo portato al tavolo una proposta operativa, che, fra le altre cose, prevede l’utilizzo di selecontrollori  il contenimento dei cinghiali anche in area Parco”.

Sono stati preliminarmente coinvolti in un tavolo istituzionale che si è svolto l’altro ieri anche il Prefetto e l’Ente Parco, quest’ultimo oggi non è potuto intervenire all’incontro ma ha condiviso la proposta avanzata dalla Provincia.

Ampio consenso intorno all’approccio metodologico basato sulla condivisione e sulla partecipazione di tutti gli attori interessati anche da parte delle associazioni venatorie e del mondo agricolo, che tuttavia, questa mattina, hanno ribadito la richiesta di dare avvio immediato ai contenimenti.

La Provincia ha proposto un Piano pluriennale composto di vari passaggi a partire dall’istituzionalizzazione di un “Tavolo emergenza cinghiali”, organismo composto da tutti gli enti e dai portatori di interessi coinvolti e con funzioni preminenti di programmazione e indirizzo politico.

Il passo successivo sarebbe la nomina di un gruppo ristretto di esperti che, entro il dicembre prossimo, dovrà elaborare un protocollo d’intesa tra Provincia ed Ente Parco per le modalità di utilizzo dei selecontrollori  (ossia cacciatori appositamente formati dalla Provincia per la battuta al cinghiale) e per la definizione degli interventi di contenimento nell’arco di cinque anni..

La “task force” di esperti dovrà, inoltre, coordinare e controllare gli interventi e riferire al Tavolo istituzionale producendo dei report trimestrali.

Per quanto riguarda la fase operativa vera e propria, questa avrà inizio nel gennaio del prossimo anno con la redazione di un censimento della specie per dare corso, fra marzo a giugno 2012,  agli abbattimenti; da luglio a settembre sarebbe effettuata la fase di raccolta dati e di verifica dei risultati degli interventi.

Hanno preso parte al tavolo: Coldiretti, CIA, ANLC (Associazione Libera Caccia), FIDC (Federazione Italiana della Caccia), URCA (Unione Regionale Cacciatori per l’Appennino), Associazione Cinghialai Teramo, Comuni di Civitella e Castel Castagna, ANUU (Associazione Cacciatori migratoristi).

Teramo 21 luglio 2011

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