Giulianova

Giulianova. GIOVANE ITALIA E E GIOVANI DEMOCRATICI INSIEME PER GLI ORARI NOTTURNI

Dopo il primo comunicato della Giovane Italia (Pdl) di Giulianova che chiedeva il prolungamento dell’orario (dalle 00:30 all’1:30) per i locali che esercitano l’attovità di intrattenimento musicale durante il periodo estivo, sollecitandone la condivisione ai Giovani Democratici (Pd), c’è stato un comunicato del sindaco della città Francesco Mastromauro. Lo stesso ha replicato sostenendo che l’ordinanza del 17 luglio 2009 è perfetta e che anzi ” per il suo carattere innovativo, ci fu richiesta persino da diversi comuni della riviera romagnola a partire da Rimini, non da ora protagonisti del turismo estivo”. La replica dei giovani non si è fatta attendere e questa volta insieme, in un tandem davvero inedito (Giovane Italia e Giovani Democratici), hanno sottolineato: “Probabilmente il provvedimento a suo tempo adottato sarà pure impeccabile e non abbiamo mai affermato che ci sia stata una variazione di orari. Semmai ci lamentiamo proprio di questo”. I due schieramenti giovanili continuano con la nota congiunta:”Chiediamo solamente una proroga di un ora dell’orario limite per fare musica (dalle 00:30 all’1:30), non solo per chi fa musica dal vivo, ma per tutti i locali, ovviamente limitatamente alla stagione estiva. Crediamo che le proposte animate da spirito costruttivo meritino una maggiore attenzione da parte di chi governa la cosa pubblica, soprattutto se provengono da giovani che vivono maggiormente certe problematiche”. Il comunicato conclude: “Crediamo che operare dei correttivi su quanto già disposto sia indice di intelligenza e buon senso, in quanto la rigidità del provvedimento, in un momento di crisi economica come questo, possa incidere negativamente sulle prospettive lavorative di tutti gli operatori del settore e dei più giovani in cerca di lavori stagionali, con danno di immagine nei confronti della nostra città”. Insomma, come dire: “Caro Sindaco non è bello ciò che è bello, ma è bello ciò che piace. E noi la tua ordinanza del 2009, nel punto specifico, non la digeriamo proprio!”.
Alfonso Aloisi
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