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Italia. Le cinque cause di una sconfitta

3Chieti, 2 Giugno ’11 –  Giovedì,  S. Eugenio, – Anno XXXII n. 193 – www.abruzzopress.infoabruzzopress@yahoo.it – Tr.  Ch 1/81


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Ap – Commenti

Le cinque cause di una sconfitta

Molti commentatori politici hanno attribuito la sconfitta di Berlusconi alla recente elezione amministrativa di Milano a tre motivi: Offensiva mediatico-giudiziaria, fallimento del partito unico (leggi: tradimento di Fini), candidato poco convincente. Io ne aggiungerei altri due: la Curia milanese, le donne

La Curia milanese, dall’epoca del Cardinale Martini ai nostri giorni, è sempre stata schierata con la sinistra (a Milano, ma anche nel resto d’Italia). Si illudono gli amministratori del centro destra che fanno concessioni alle istituzioni ecclesiastiche nella speranza di poterne mutuare riconoscenze. I preti sono fatti così: prendono ma non danno… Una volta udii un sacerdote affermare, in una conferenza, che la Dottrina Sociale della Chiesa in epoca moderna era il marxismo… Dunque, da ora in poi, è saggio non contarci…

Le donne. Quelle “morigerate” influenzate dalla Curia, e gran parte di esse appartenenti a Comunione e Liberazione che si è scarsamente impegnato in questa tornata elettorale. Le donne del ceto medio borghese, molto risentite per le scelte di Berlusconi che per le festose serate di Arcore preferiva donnine di spettacolo, aspiranti attricette, fanciulle prosperose ma di infimo lignaggio. Le donne dell’alta borghesia, e “profumate” signore di banchieri e costruttori, i cui salotti, molto ambiti e frequentati da esponenti di sinistra, sono stati sempre snobbati da Berlusconi.

Certo è un dolore per Lui pensare di essere stato tradito proprio dalle donne… Che ci vuol fare, il mondo va così, da Adamo ed Eva in poi. Mio nonno mi diceva che le donne son peggio delle femmine…

Può darsi che col tempo le cose muteranno, ma per ora… ci metta un fiocchetto. Rosso…

mas

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