Teramo e Provincia

Abruzzo. Alluvione del 1 e 2 marzo: Il Consigliere regionale del PD, Claudio Ruffini, interviene per chiarire in merito alle dichiarazione rese alla stampa sul ruolo della Protezione Civile regionale nell’alluvione

Il Consigliere regionale del PD, Claudio Ruffini, interviene per
chiarire in merito alle dichiarazione rese alla stampa sul ruolo della
Protezione Civile regionale nell’alluvione che ha colpito il teramano.
Le mie parole sono state fraintese, spiega Ruffini,mi sono rivolto alla
governance della Protezione Civile regionale, ovvero alla “testa” e non
di certo alle parti che la compongono come i vigili del fuoco, le forze
dell’ordine e tutte le associazioni di volontariato che ovviamente
svolgono un ruolo importantissimo per la tutela della nostra incolumità.
Verso queste persone mi inchino in segno di reverenza per la dedizione,
l’impegno civile e l’abnegazione che ogni giorno dimostrano.

Volevo solo dire che il sistema è da rivedere. Il problema non sono gli
uomini e i volontari della Protezione Civile come non lo sono tutti quei
Corpi dello Stato impegnati a far fronte a questa drammatica emergenza e
ai quali va tutto il nostro riconoscimento ma la “governance”
dell’emergenza: cioè tutto quanto va fatto prima e durante per
pianificare e coordinare le numerose operazioni e azioni che vanno
svolte spesso in contemporanea in queste circostanze.

Il ruolo delle Prefetture e delle sale operative,il protocollo
d’intervento; i Piani di emergenza, il fatto che oggi, anche alle luce
delle numerose disposizioni emanate da Brunetta, è semplicemente
impensabile che allerta, allarmi e disposizioni possano viaggiare via
fax, magari fuori orario d’ufficio. Tutte questioni che, fuori dalla
polemica, non possono essere rinviate perché dal dramma si passa alla
tragedia in un attimo e una comunicazione efficace, cui segua il
montaggio di una transenna, può evitare un morto.

Il dolore e la preoccupazione per il dramma non devono farci
dimenticare che di emergenza in emergenza, soprattutto in Abruzzo, ci
sono nodi che rimangono irrisolti, molti dei quali si intrecciano con il
nodo più grande di tutti: l’organizzazione e la governance di pezzi di
apparato pubblico la cui natura specifica è proprio quella di reagire
con efficacia ed efficienza nelle situazioni critiche.

Il dolore e la preoccupazione per il dramma, infine, non devono far
apparire fuori luogo gli allarmi dei Sindaci su questioni come
finanziamenti, contributi, aiuti. Temiamo di essere lasciati soli: e
dopo il terremoto, l’Abruzzo, non se lo può permettere.

Il consigliere regionale
Claudio Ruffini

L’Aquila, domenica 6 marzo 2011

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