Teramo e Provincia

Val Vibrata (TE). Inquinamento Vibrata: il depuratore di Alba adeguato e potenziato entro l’estate prossima, assicura la Ruzzo reti

Inquinamento Vibrata: il depuratore di Alba adeguato e potenziato entro l’estate prossima, assicura la Ruzzo reti

La Polizia Provinciale scopre un altro scarico inquinante e irregolare lungo l’asta fluviale. Per comprendere meglio cosa ha causato la moria di pesci si attengono i risultati delle analisi dell’Istituto Zooprofilattico

Un intervento da 700 a 1 milione di euro con fondi ordinari, quindi disponibili da subito dopo l’approvazione da parte dell’ATO, e i lavori di adeguamento completati entro l’estate prossima.

Questa mattina il presidente della Ruzzo reti, Giacomo Di Pietro, ha confermato l’impegno assunto con la Provincia la settimana scorsa nel corso di una riunone con il vicepresidente Renato Rasicci, l’assessore all’ambiente, Francesco Marconi; l’assessore ai lavori pubblici e ambiente del Comune di Alba Adriatica Gabriele Viviani.

All’incontro hanno partecipato anche il direttore della Ruzzo reti Gian Mario Fabbi e l’ingegner Domenico Giambuzzi.

Di Pietro ha sottolineato che il progetto di adeguamento del depuratore di Alba Adriatica-Villa Rosa-Martisicuro era già in programma ma che gli episodi verificatisi a Ferragosto con la moria di pesci e gli alti tassi di coliformi fecali rilevati alle foci: “sono la conseguenza di una serie di fattori non tutti, probabilmente, riferibili solo alla funzionalità dei depuratori. Aspettiamo le analisi dell’Istituto Zooprofilattico e dell’agenzia da noi incaricata per comprendere bene cosa è accaduto”. Il depuratore è un sito sensibile ed importante, è interesse generale che ci sia una collabozione a 360 gradi per poter risanare il problema.

“La Ruzzo reti  – afferma il Vicepresidente – si è anche impegnata ad affiancare il Comune di Alba Adriatica nel risanamento della rete fognaria a partire dall’individuazione di quella rete di scarichi privati che, abusivamente, è allacciata alle condutture delle acque bianche”.

Intanto, la Polizia Provinciale, investita dalla magistratura inquirente delle indagini sugli episodi di inquinamento del Vibrata e delle sue foci, ha rilevato un quarto scarico irregolare lungo l’asta fluviale; Ieri ne erano stati individuati tre tutti altamente inquinanti. L’ipotesi di reato, se venissero accertate responsabilità, potrebbe essere quella di danneggiamento di acque e beni di proprietà pubblica.

“In questo caso la Provincia si costituirebbe parte civile”  dichiara il vicepresidente Renato Rasicci mentre, congiuntamente all’assessore all’ambiente, Francesco Marconi annuncia: “E’ nostra intenzione restituire alla Polizia Provinciale la sua funzione naturale: quella dei controlli ambientali. Si tratta di un corpo specializzato nella prevenzione e nel controllo del territorio sotto il profilo della tutela ambientale e considerato il nostro investimento sull’industria turistica e sui progetti di ecosostenibilità abbiamo più che mai bisogno di utilizzare la competenza e l’esperienza di questi operatori”.

Fra le priorità, per la presenza di significativi insediamenti industriali e per la scarsa portata d’acqua, fattore quest’ultimo che aumenta il rischio di inquinamento, il monitoraggio delle aste fluviali.

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