Abruzzo

Roseto degli Abruzzi (TE). Ruffini sulla riserva del Borsacchio

Ruffini sulla riserva del Borsacchio. Rabuffo deve rivedere la sua proposta. Abbiamo bisogno di più condivisione e  della voce del territorio.

Ruffini interviene rispetto al dibattito che in questi giorni si è riacceso sulla riserva naturale del Borsacchio. Una disputa, racconta Ruffini, che si è consumata anche in Consiglio regionale nella Commissione consiliare competente, dove uno scontro di posizioni tra i consiglieri Berardo Rabbuffo e Cecè D’Alessandro, ha riproposto con urgenza la necessità di trovare un momento di discussione tra tutte le forze politiche. Sulla riserva “ricordo che è stata istituita senza una reale condivisione del territorio interessato” dice Ruffini “con una perimetrazione generica suffragata da nessun supporto scientifico”. E’ così, secondo Ruffini, che sono nati e si sono generati i limiti dell’attuazione della perimetrazione della riserva, facendo arenare il Pan(Piano assetto naturalistico). Sulla vicenda, diventata ormai spinosa, la II Commissione consiliare aveva anche sentito i sindaci interessati, chiedendo loro di esprimersi sulla perimetrazione, cosa che i Comuni hanno fatto, vedi Roseto degli  Abruzzi.

In questo momento le proposte emerse sono state inviate alla II Commissione per essere esaminate. “Al consigliere Rabbuffo, presentatore del progetto di legge, chiedo di rivedere la sua posizione iniziale, cercando di adeguarla alle indicazioni giunte dal consiglio comunale di Roseto. Non è possibile confrontarsi sulla proposta originaria di 300 ettari, una proposta che stravolge la scelta compiuta della riserva. Visto che le posizioni emerse nel consiglio rosetano non sono poi così distanti tra loro, scelga Rabbuffo la giusta mediazione” dice Ruffini.

Conseguentemente Rabbuffo potrà avviare la procedura per la rettifica, prevista dalla legge regionale sulle riserve naturali, così come D’Alessandro ha chiesto. “Auspico che al di là delle procedure si trovi una condivisione larga sulla perimetrazione” aggiunge Ruffini “salvaguardando sopratutto il territorio naturale e stralciando quelle aree che nn hanno una valenza naturalistica-antropizzata così come le varie proposte sono emerse dal consiglio comunale di Roseto.”

Bisogna valorizzare l’area e ridare voce al territorio. Sono trascorsi 5 anni dall’approvazione della legge, tutto è fermo, e si è generata una sorta di avversione dei cittadini che non vedono nessuna opportunità. “La politica non puo’ perdersi nello sterile dibattito fatto solo di contrapposizioni ma deve prima di tutto mostrare la capacità di saper prender le decisioni. Questa scelta scelta deve sia tutelare la riserva, sia essere anche un’opportunità per il turismo sostenibile e per l’agricoltura.”conclude Ruffini.

sabato 3 luglio 2010

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