Teramo e Provincia

Atri. “Crescere in Armonia 2010”: XV Campo scuola PER BAMBINI CON OBESITA’

“Crescere in Armonia 2010”:

XV Campo scuola PER BAMBINI CON OBESITA’

Dal 20 al 26 giugno 2010 si svolge, presso l’Agriturismo “Il Berrettino” di Atri (Te), il “XV Campo scuola per l’educazione alimentare, motoria ed emotiva del bambino con obesità”, progettato e realizzato dal Centro Regionale di Auxologia e Nutrizione Pediatrica dell’U.O. di Pediatria dell’Ospedale di Atri – ASL di Teramo, in collaborazione con l’Associazione “Onlus Crescere”, che ne cura gli aspetti organizzativi e logistici.

Durante il soggiorno i bambini vengono seguiti da un’equipe multidisciplinare di specialisti formata da diverse figure professionali: pediatri nutrizionisti, dietisti, psicologi, esperti di attività motoria, che attraverso laboratori didattici, giochi ed escursioni, li guidano in un percorso di cambiamento, verso un’alimentazione sana ed uno stile di vita attivo, attraverso un nuovo rapporto con se stessi, con i pari e con la natura.

Durante il campus vengono sviluppate numerose attività educative, che riguardano le seguenti aree:

  1. 1. educazione alimentare: ha l’obiettivo di promuovere l’apprendimento dell’importanza e del ruolo dei diversi alimenti, favorire la conoscenza e incoraggiare l’apprezzamento sensoriale dei vari alimenti e delle varie combinazioni alimentari.

L’educazione alimentare viene perseguita attraverso l’adozione di un menù educativo articolato su 5 pasti, con un programma nutrizionale normocalorico, strutturato in modo da favorire l’apprendimento della biodiversità a tavola e l’apprezzamento sensoriale dei diversi cibi e delle varie combinazioni alimentari. In sintesi essa prevede:

–              Menù educativo: 5 pasti; “ regola dell’assaggio”; riflessioni sull’ “intersensorialità” del cibo;

–              Modelli alimentari di pranzo al sacco

–              Laboratori sensoriali per la riscoperta dei cinque sensi: vista, olfatto, tatto, udito, gusto;

–              Didattica interattiva: il corpo umano, i nutrienti, la buona alimentazione;

–              Incontri di informazione-formazione con i genitori.

2.  Educazione motoria ed ambientale: l’educazione motoria prevede il forte incentivo dell’attività spontanea attraverso il gioco, cui si accompagna una attività programmata giornaliera. L’obiettivo è quello di educare al movimento come supporto di una corretta alimentazione e come catalizzatore di relazioni spontanee positive tra i bambini e gli adulti.

A tutta l’attività veine dato un carattere ludico, affinché sia intesa non solo come lavoro fisico, ma come momento aggregante e piacevole.

Viene sviluppata la seguente attività motoria:

  • consolidamento degli schemi motori di base (camminare, correre, saltare, lanciare, strisciare, arrampicarsi, lanciare afferrare, ecc.);
  • esercizi di mobilità, di coordinazione, di agilità, di destrezza, di equilibrio;
  • giochi di squadra per educare al rispetto delle regole e dei compagni (staffette, palla al re, gioco al rugby, ecc.);
  • attività in piscina;
  • equitazione e mountain bike.

L’educazione ambientale, in una visione sistemica della salute che valorizza la relazione alimentazione-ambiente, viene perseguita con un programma di escursioni a contenuto naturalistico. Ciò nella convinzione che l’osservazione dei processi biologici che interessano l’ambiente risulta di grande utilità per la percezione che abbiamo di noi stessi e dei processi biochimici che avvengono nel nostro organismo.

L’obiettivo che ci si propone è di favorire la riscoperta e la valorizzazione dello stretto rapporto esistente tra uomo e ambiente, attraverso la realizzazione di attività che permettano ai bambini di sperimentare concretamente i profondi legami tra le due parti; sarà attuata la promozione di una percezione più approfondita dei processi fisiologici e biologici del corpo umano attraverso la conoscenza del funzionamento della natura

Gli obiettivi suddetti vengono perseguiti attraverso escursioni naturalistiche guidate da esperti e visite a fattorie didattiche, laboratori sulla biodiversità, partecipazione attiva alla preparazione di alimenti direttamente dalla natura (es. dall’albero alla marmellata,…).

3. educazione emotiva: l’obiettivo che viene proposto è di favorire il benessere psicofisico e l’autostima dei ragazzi  attraverso le attività di gruppo, il coinvolgimento in attività di responsabilizzazione  e soprattutto di riflessione sulle proprie emozioni.

È fondamentale, rispetto a questo obiettivo generale,  la rilevanza  degli incontri periodici  con i genitori, per favorire in loro la riflessione sull’importanza  della corretta alimentazione nell’ambito di una buona relazione educativa.  La presa in carico delle famiglie dei ragazzi è fondamentale per evitare  di far gravare la responsabilità di eventuali difficoltà  solo sui  ragazzi, che data la  giovane età,  non hanno sviluppato una motivazione profonda ad un cambiamento delle abitudini alimentari.

Le metodologie seguite sono differenti relativamente a bambini e genitori: per quanto riguarda i primi saranno effettuate l’indagine relativa all’autostima (TMA, CAT) e verranno sviluppate attività  finalizzate a favorire la socializzazione e  il confronto ed attività finalizzate a favorire la conoscenza e la scoperta delle sensazioni corporee e delle emozioni ad esse collegate.

Per quanto attiene i genitori saranno realizzati incontri informativi e formativi sull’importanza della corretta alimentazione e di uno stile di vita sano, sul ruolo educativo, sulla motivazione della famiglia al cambiamento. Gli incontri si terranno  dopo il campo scuola, con un programma di monitoraggio di almeno un anno.

Il Dott. Mario Di Pietro, Primario della Pediatria dell’Ospedale di Atri e Direttore del Dipartimento materno-infantile dell’intera ASL di Teramo, commenta:

“L’esperienza maturata in questi 15 anni ha messo in evidenza l’utilità del Campo-scuola, che consente al bambino ed alla famiglia di mettere in pratica i consigli per il cambiamento dello stile di vita, che sono alla base della terapia comportamentale dell’obesità infantile. La possibilità per il bambino di vivere a contatto con la natura in stretto rapporto con i pari, è fondamentale per acquistare fiducia nelle proprie possibilità e non sentirsi giudicato.

In tale contesto per il bambino diventa meno difficile combattere la sedentarietà (nessuno si accorge della mancanza della TV e dei videogiochi…) ed accettare un alimentazione sana, basata sul consumo di alimenti naturali, secondo un menù vario e nutrizionalmente equilibrato, normocalorico per l’età.

Così, una settimana al campus diventa un fondamentale patrimonio da coltivare e sviluppare nelle settimane e nei mesi successivi, con l’aiuto delle famiglie. I risultati ci sono, sia a breve che – soprattutto – a lungo termine, come dimostrano i controlli che noi facciamo fino a 2 anni di distanza (3 bambini su 4 presentano una riduzione stabile dell’eccesso ponderale) e mantengono uno stile di vita più attivo”.
Teramo 21.06.2010

Direzione Generale – ASL Teramo

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