Abruzzo

Abruzzo. Riduzione dei costi della politica. La Regione Abruzzo fa sul serio

Riduzione dei costi della politica. La Regione Abruzzo fa sul serio

Il Presidente del Consiglio Pagano presenta la Legge sul trattamento economico dei consiglieri

L’AQUILA, 8 Giugno ’10 – Il Presidente Nazario Pagano, unitamente ai componenti dell’Ufficio di Presidenza (i vice De Matteis e D’Amico, i consiglieri Segretari Petri e Terra), ha presentato oggi il progetto di legge recante “Testo Unico delle norme sul trattamento economico e previdenziale spettante ai consiglieri regionali e sulle spese generali di funzionamento dei gruppi consiliari”. Il Presidente Pagano ha incontrato, nei giorni scorsi, i capigruppo delle forze politiche presenti in Consiglio regionale ai quali ha sottoposto la proposta con l’obiettivo di condividerne il contenuto.

Ne ha dato notizia l’Ufficio Stampa del Consiglio della Regione Abruzzo.

«La proposta di legge – ha commentato Nazario Pagano – nasce dall’esigenza di provvedere a un complessivo riordino delle disposizioni vigenti in materia, spesso prive di coordinamento e di difficile comprensione anche per gli addetti ai lavori, contenute in circa 50 leggi regionali. Obiettivo del provvedimento è la riduzione dei cosiddetti “costi della politica” attraverso un Testo Unico che ora sarà discusso in commissione tra maggioranza e opposizione.»

Le principali novità previste nella proposta di legge del Presidente Nazario Pagano e dei componenti dell’Ufficio di Presidenza sono raccolte nei seguenti punti.

Indennità di carica e di funzione. Per la legislatura attuale è prevista la riduzione del 10% delle indennità di carica e funzione. Mentre, dalla prossima legislatura l’indennità di carica, passa dall’attuale 65% al 55% dell’indennità mensile lorda percepita dai componenti della Camera dei Deputati. Con questo provvedimento, i consiglieri regionali dell’Abruzzo percepiranno la più bassa indennità rispetto agli altri colleghi delle Regioni italiane.

Divieto di cumulo. Altra importante novità è costituita dal divieto di cumulo delle indennità: il consigliere regionale eletto in Parlamento oppure al Parlamento Europeo o che diventa componente di Consiglio o Giunta di un’altra Regione, non potrà più cumulare le indennità.

Meccanismo etico (più lavoro per i consiglieri): nei confronti del consigliere regionale che non partecipa alle sedute degli organismi istituzionali (Consiglio, Giunta, Commissione, Ufficio di Presidenza, Conferenza di capigruppo) è prevista l’applicazione di una penale a titolo sanzionatorio pari al doppio dell’importo della singola presenza. Inoltre, la proposta di legge prevede una detrazione sulla diaria mensile per le ipotesi in cui il consigliere si assenti dalle sedute delle Commissioni o di Consiglio nel corso delle votazioni ed è altresì prevista l’ipotesi di assenza non retribuita qualora il consigliere, pur presente, non partecipi ad almeno una votazione finale.

Assegno vitalizio: prevede lo spostamento da 60 a 65 anni dell’età minima per la corresponsione dell’assegno. La proposta di legge prevede inoltre una riduzione delle misura dell’assegno vitalizio: si passa dall’attuale 85% al 75% dell’indennità mensile percepita dai componenti della Camera dei Deputati. Per far salvi i diritti già acquisiti, tale misura opererà a partire dalla prossima legislatura.

Il progetto di legge, infine, interviene nella materia delle spese di funzionamento dei gruppi consiliari, riordinando i principi che regolano la distribuzione dei contributi ai gruppi e dettando alcuni criteri innovativi sulla distribuzione dei contributi finanziari e sostitutivi. In questo modo si stimola l’accorpamento dei gruppi consiliari, riducendo in tal modo il numero dei gruppi oggi presenti in Consiglio, con una conseguente rilevante riduzione dei costi.

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