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Teramo. Progetto integrato territoriale: 2 milioni e 800 mila euro per le piccole e medie imprese e le società consortili delle aree montane. Finanziabili i processi di innovazione per un massimo di 50 mila euro

Progetto integrato territoriale: 2 milioni e 800 mila euro per le piccole e medie imprese e le società consortili delle aree montane. Finanziabili i processi di innovazione per un massimo di 50 mila euro


Scommettere sull’innovazione per recuperare competitività e superare la crisi. Le imprese teramane delle aree “montane e parzialmente montane” che investono sul futuro possono contare sull’aiuto dei i contributi del  PIT – Progetto Integrato Territoriale (Asse I Attività 2.1).

Da oggi, infatti,  è pubblicato sul Bura (e sul sito della Provincia ) il bando per accedere ai contributi  che finanzieranno programmi di investimento per l’ innovazione tecnologica, di processo e di riorganizzazione dei servizi. Potranno essere utilizzati dalle piccole e medie imprese (anche in forma cooperativa) e dalle società consortili che hanno sede nei 28 Comuni individuati dalla “zonizzazione” europea.  Sono disponibili 2 milioni e 858.710 mila euro e i progetti dovranno essere presentati entro il 14 giugno.

Saranno concessi contributi, fino ad un massimo di 50 mila euro, alle imprese che investono in processi di innovazione (ammodernamento di impianti, miglioramento delle prestazioni quali-quantitative dell’impresa,  posizionamento competitivo e quindi marketing, innovazione e conoscenza nel processo produttivo; valorizzazione dei territori montani e parzialmente montani).

Diamo seguito ad un lavoro iniziato dalla precedente amministrazione – afferma l’assessore alle Attività produttive, Ezio Vannucci – con l’auspicio che i contributi a fondo perduto e le finalità dell’intervento pubblico costituiscano una carta da giocare contro la crisi, tenuto conto che i contributi sono specificatamente rivolti ad aziende collocate in aree interne e montane. Nei prossimi giorni inizieremo a fare animazione territoriale organizzando incontri con associazioni di categoria e ordini professionali interesati, commercialisti e consulenti del lavoro, in maniera da dare ampia diffusione alle modalità di partecipazione”.

Teramo 14 aprile 2010

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