In rilievo, Lettere

Tortoreto. Pasqua a singhiozzo, tra corse dell’ultimo minuto, interventi mai messi in atto e il silenzio assordante dell’assessorato al turismo e la cultura.

Non è una bella cartolina quella che l’amministrazione comunale del sindaco Piccioni consegna di Tortoreto alla vigilia di una Pasqua che, come avviene per tutte le località balneari, dovrebbe di fatto aprire le porte ai primi turisti e a una nuova stagione estiva.

Se da un lato infatti leggiamo che a Silvi si inaugurano tre uffici IAT entro aprile, qui a Tortoreto si annuncia il ritorno alla percorribilità pedonale di via Carducci, che in realtà non si sa ancora se ci sarà , mettendo sotto il tappeto tutti i disagi che hanno subìto i commercianti di quell’importante arteria. «Appare evidente infatti – spiega in una nota Libera D’Amelio, consigliere di Tortoreto Più -che la strada pur se percorribile a piedi, di fatto è stata disertata per via dei miasmi, della polvere e della strettoia ricavata per camminare.

Tanto che le interlocuzioni avute con gli esercenti di quella zona ci hanno consegnato un quadro di evidente affanno economico per gli operatori che non hanno potuto beneficiare nemmeno delle aspettative commerciali e dei ritorni coincidenti con le festività pasquali».
Alla luce di queste valutazioni, spiega D’Amelio, nel corso dell’ultimo Consiglio comunale, abbiamo sottoposto all’amministrazione una proposta di ristoro agli esercenti che è passata del tutto inascoltata e non accolta.

Che si vada verso il lungomare o verso la Chiesa, le due traiettorie più frequentate nelle festività in corso ci si trova di fronte all’impossibilità di usufruire dignitosamente degli spazi territoriali, aiuole e lungomare manutenute di corsa, sommariamente senza un vero piano del verde, ma ancora più grave lo stato della piazza antistante della chiesa Santissima Maria Assunta.

La nostra è una constatazione rammaricata dello stato in cui versa la piazza: la visione è sconfortante, l’amministrazione restituisce per le festività Pasquali ai fedeli, e alla comunità tutta, una indecorosa piazza, ancora a breccia, ancora soggetta ad allagamenti e melma, ancora lasciata a sé stessa.
Le promesse fatte cadono nel vuoto e affiora sicuramente una mancanza di rispetto e sensibilità verso il momento religioso Pasquale.

Ma la constatazione che più di ogni altra balza comunque agli occhi è l’assoluta assenza di un calendario di eventi o manifestazioni, che ha lasciato tutti i cittadini tortoretani a bocca asciutta e amara: è chiaro che manchi un piano strategico del turismo e delle attività culturali e soprattutto a nostro avviso è palmare che manchino anche le idee oltre alla voglia di fare per il territorio.
«Questa fotografia impietosa dello stato dell’arte – conclude D’Amelio – e della gestione della nostra città è lo specchio che riflette un’amministrazione ormai adagiata sull’aggiudicazione di un secondo mandato durante il quale si prevedono solo schermaglie politiche finalizzate a individuare la prossima candidatura a sindaco tra gruppi di potere contendenti.

Peccato che ai tortoretani queste schermaglie politiche non interessino, visto che vorrebbero solo fruire di una città ospitale e decorosa.

Per farlo servirebbe una capacità di gestione turistica del territorio e delle sue risorse, e un orientamento lungimirante finalizzato alla valorizzazione degli scorci più belli della città.

L’amministrazione Piccioni ha dimenticato di percorrere le strade della nostra città e di guardare negli occhi la preoccupazione dei tortoretani e dei tanti operatori turistici e commerciali rimasti soli a farsi carico della promozione e del decoro della nostra comunità.

 

Capogruppo Tortoreto più 
Libera D’Amelio

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