Ricordi di guerra, Tipi giuliesi

Luigi Macrini, il fante giuliese morto a Crotone dove si combatteva “la Spagnola”.

Nasce a Giulianova il 1 giugno 1894, alle ore 10:30, nella casa posta in Via Provinciale, al civico 81, dal 31enne Nicola e Pasquarosa Maiorani. Dopo tre giorni verrà registrato all’anagrafe dall’Assessore anziano, Apollo Caravelli, alla presenza di due testimoni: Girolamo De Benedictiis, 48enne, guardia municipale e Emidio Paolone, 41enne, benestante.
Il 18 maggio 1913 parte da Napoli per l’America insieme al coetaneo (18anni) Giuseppe Bellocchio (figlio di Giovanni e Giuseppa Marzi) con la nave “Napoli” (costruita dalla “Palmer’s Shipbuilding & Iron Company”, a Jarrow in Inghilterra nel 1899. Di proprietà della “British Shipowners Limited”, battente bandiera inglese, verrà chiamata “British Prince”. Nel 1906 verrà venduta alla compagnia “Navigazione Generale Italiana Line”, battente bandiera italiana, ribattezzata “Sannio”. Nel 1913 viene di nuovo ceduta alla “Linea Italia”, per fare servizio tra New York e l’Italia, ribattezzata per la terza volta con il nome “Napoli”. Allo scoppio della Grande Guerra, già requisita dalla Regia Marina, affondò il 5 luglio 1918 per collisione con una nave norvegese mentre si dirigeva nel porto di Genova.), sbarcano a Ellis Island il 4 giugno. Bellocchio andrà nella città di Poughkeepsie (capoluogo della contea di Dutchess nello Stato di New York) e Macrini in Ohio, ospite di Bernando De Donato.
La famiglia, durante la guerra, si trasferisce a Cologna (Roseto degli Abruzzi).
Il 1 dicembre 1914, negli uffici del Consolato italiano a Pittsburgh, firma l’atto di sottomissione in caso di richiamo per la guerra e si sottopone a visita medica per essere dispensato fino al 31 maggio 1915. Il 1 giugno, per non aver risposto alla chiamata alle armi, verrà denunciato al Tribunale Militare di Ancona per diserzione. L’11 agosto rientra in patria e si costituisce al distretto militare di Teramo e il giorno successivo inquadrato nel 14° Reggimento Fanteria – Brigata “Pinerolo”. Il 19 agosto ottiene dal Tribunale di Ancona l’amnistia grazie al Regio Decreto del 20 maggio 1915 e il 30 novembre arriva in prima linea con il 136° Reggimento Fanteria – Brigata “Campania” nel settore di Oslavia e goriziano. Il 1916, nel mese di gennaio, attaccano quota 188 e selletta di Oslavia. Nel mese di aprile vengono trasferiti in Valsugana e Brocon. Nei primi mesi del 1918 si attestano a Conca del Tesino in trentino per lavori di rafforzamento e pattugliamento. Il 3 marzo viene di nuovo trasferito al 162° Reggimento Fanteria – Brigata “Ivrea”.
La morte
Alla fine di aprile, gravemente ammalato, viene trasferito nell’ospedale della Stazione Sanitaria Marittima di Cotrone (oggi Crotone), diretto dal Maggiore Prof. Rosolino Ciauri, un presidio sanitario in prima linea per combattere la terribile “Spagnola”. Purtroppo il fante giuliese, all’età di 23 anni, muore il 6 maggio 1918 nel nosocomio di Via Regina Margherita.
Curiosità
Nell’albo d’oro viene riportato l’anno sbagliato (1917), mentre lui era morto nel 1918. Morirà in combattimento anche l’altro fratello, Giovanni Macrini, nato a Mosciano Sant’Angelo il 2 settembre 1889 del 123° Reggimento Fanteria, deceduto in combattimento sul Carso il 5 agosto 1915. Anche Giovanni figura sul monumento di Cologna Pese.
Il nominativo compare nell’Albo d’Oro nazionale dei militari italiani caduti nella Grande Guerra, sulla lapide dei caduti di Cologna paese, nel libro Raffaele D’Ilario “Roseto degli Abruzzi nella Prima Guerra Mondiale” edito nel 1968. Nel 2015 è stato ricordato nel libro “Quando c’era la Guerra” – ristampa del libro di Francesco Manocchia e nell’altro libro edito a Roseto degli Abruzzi “Roseto degli Abruzzi caduti e decorati” di Emidio D’Ilario e Luciano Di Giulio.
3 le medaglie alla memoria: Guerra italo-austriaca 1915-1918 o “coniata nel bronzo nemico” e relativa barretta per ogni anno di guerra; A ricordo della Guerra Europea o Interalleata della Vittoria e la Commemorativa a ricordo dell’unità d’Italia 1848-1918 #primaguerramondiale #giulianova #crotone #montepagano #cologna
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