Cultura & Società, In rilievo

Teramo. Al via la 31a edizione di Alternativa Cinema, rassegna d’essai del Cinema Smeraldo

Alternativa Cinema

31ª stagione

2019-20

Smeraldo Cinema – Teramo

Al via la 31esima edizione di Alternativa Cinema, rassegna d’essai dello Smeraldo Cinema di Teramo, una delle più longeve stagioni tra quelle dedicate in Abruzzo al cinema di qualità. Invariata la formula: l’appuntamento per i cinefili nella multisala di via Maestri del Lavoro è sempre di mercoledì, con due proiezioni, alle ore 18.00 e alle ore 21.30; anche il prezzo del biglietto, 5.00 euro, non è cambiato. Info: 0861415778, www.smeraldocinema.it.

Alternativa Cinema proseguirà fino a giugno 2020, proponendo più di una trentina di titoli, scelti con cura tra i film provenienti dai maggiori festival cinematografici internazionali, con uno sguardo attento alle opere prime, ai giovani autori (soprattutto italiani), alle cineaste, ai nuovi film dei maestri, senza trascurare la produzione documentaristica e quella animata.Per il 13esimo anno la cura della rassegna è stata affidata dai titolari dello Smeraldo Cinema, Cinzia e Giuliano Spinozzi, alla giornalista Anna Fusaro.

Alternativa Cinema si apre dopodomani, mercoledì 9 ottobre con il film di Franco Maresco “La mafia non è più quella di una volta”,Premio speciale della giuria alla 76ª Mostra di Venezia.Nel 2017, nel 25esimo anniversario delle stragi di Capaci e via D’Amelio, il regista palermitano inizia questo nuovo film, trovando impulso anche in un lavoro su Letizia Battaglia, la fotografa oggi ottantenne che ha coraggiosamente raccontato le guerre di mafia. A lei Maresco affianca l’opposta figura di Ciccio Mira, l’organizzatore di feste di piazza già presente in “Belluscone”. Nei pochi anni che separano i due film Mira sembra cambiato, forse cerca un riscatto come uomo e impresario, al punto da organizzare allo Zen di Palermo l’improbabile concerto “Neomelodici per Falcone e Borsellino”. Eppure le sue parole tradiscono nostalgia per «la mafia di una volta». Con la consueta assenza di filtri rassicuranti, il cinema di Maresco s’interroga su assenza e/o manipolazione della memoria.

Mercoledì 16 ottobre è in programma “Mademoiselle” del regista sudcoreano Park Chan-wook, presentato nel 2016 al Festival di Cannes e solo ora distribuito in Italia. Nella Corea del 1930, sotto l’occupazione giapponese, una ragazza viene assunta come cameriera di un’ereditiera giapponese reclusa in una dimora di campagna col dispotico zio, sinistro collezionista di libri erotici. L’ancella, che in realtà è una borseggiatrice, è stata ingaggiata da un finto conte giapponese perché l’aiuti a sposare la giovane, derubarla e rinchiuderla in manicomio. Ma tra le due donne nasce un’attrazione che fa vacillare il piano. Dal romanzo d’ambiente vittoriano di Sarah Waters “Ladra” (2002), già trasposto anni fa in una serie tv delle Bbc, il regista della Vengeance Trilogy (“Mr. Vendetta”“Old Boy”, Grand Prix a Cannes 2004,“Lady Vendetta”) costruisce un thriller erotico in tre atti in cui s’intrecciano conflitti culturali, sociali e di genere.

Mercoledì 23 ottobre sarà proiettata la versione in lingua originale, con sottotitoli in italiano di “Easy Rider” di Dennis Hopper. È la copia restaurata dalla Cineteca di Bologna per il 50esimo anniversario dell’uscita di una pellicola che ha segnato la storia del cinema e il passaggio dalla vecchia alla nuova Hollywood. On the road da ovest a est: Wyatt e Bill (interpretati da Peter Fonda e Dennis Hopper, entrambi co-sceneggiatori del film, il primo anche produttore), dopo aver trasportato droga dal Messico, attraversano gli States sui loro chopper nuovi fiammanti diretti al Carnevale di New Orleans. Nel cast Jack Nicholson. Film manifesto della controcultura, quintessenza del road movie e sintesi della cultura hippy, “Easy Rider” è un viaggio nel declino dell’American Dream, nei nuovi sogni ribelli, tra sesso, motociclette, stupefacenti, rock. Pellicola indie bandiera di una generazione, “Easy Rider” costò 375mila dollari e ne incassò 60 milioni.

Mercoledì 30 ottobre in scaletta “Tolkien” del regista finlandese Dome Karukoski. Biopic incentrato sullo scrittore e filologobritannicoJohn Ronald Reuel Tolkien (1892-1973), il film si concentra sugli anni della giovinezza e formazione del futuro autore de Il Signore degli AnelliLo HobbitIl Silmarillion. In trincea il tenente Tolkien ripercorre la sua giovane vita. Orfano di entrambi i genitori a 12 anni e affidato alla Chiesa, è ammesso in una scuola prestigiosa dove trova tre amici coi quali crea una società letteraria segreta e s’innamora di Edith. La stagione più bella e fervida di immaginazione sarà interrotta dalla Grande Guerra. In seguito, professore a Oxford, segnato dall’inferno della battaglia della Somme, Tolkien sposa l’amata Edith. La fascinazione per il folklore nordico gli ispirerà le pagine che faranno di lui lo scrittore più letto al mondo. Il colpo di genio del film sta nel mostrare come gli eventi e le persone più importanti della vita di Tolkien abbiano nutrito la sua opera.

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