Cultura & Società

Il super-volume PER L’ARTE IN ABRUZZO di Enrico Santangelo all’AURUM di Pescara, sabato 14 ottobre


Sabato 14 ottobre 2017 alle ore 17, presso la Sala Tosti dell’AURUM a PESCARA, si terrà l’attesa presentazione del ponderoso volume di Enrico Santangelo dal titolo PER L’ARTE IN ABRUZZO, pubblicato per i tipi di Ricerche&Redazioni.

L’incontro sarà moderato dal libraio pescarese Filippo Montefusco, e a presentare il volume interverrà lo storico dell’arte Giovanbattista Benedicenti, presente l’Autore.

Il libro è una silloge di saggi di storia dell’arte in Abruzzo, tra Pittura e Scultura, con argomenti che vanno dal Duecento al Seicento. Enrico Santangelo raccoglie vari studi recenti, alcuni inediti, altri già pubblicati in riviste specializzate. Si tratta di una ricognizione puntuale di aspetti e questioni, condotta attraverso il vaglio critico della letteratura più recente e delle fonti documentarie, nonché sulla base del confronto diretto delle opere; studi originali sulla Pittura e la Scultura abruzzesi dal Medioevo al Rinascimento, mirati in alcuni casi ad approfondire tematiche e problematiche già dibattute, in altri casi ad avanzare nuove proposte interpretative; ora indirizzati all’individuazione di nuove personalità artistiche, ora tesi a una nuova sistemazione del corpus operum di artisti già noti.

Per il suo carattere itinerante, e per il taglio monografico degli argomenti trattati, il volume indaga a tutto tondo luoghi e contesti culturali a volte distanti tra loro, dal territorio aquilano a quello “peligno”, dalle pendici majellesi alle pianure della Valpescara, dalla montagna alla costa adriatica, nei quali riconoscere tuttavia, come costante, l’identità di un’arte che possiamo definire tout court “abruzzese”, e che possiede delle autentiche peculiarità, spesso d’eccezione, seppure muovendosi all’interno di un più ampio panorama geo-artistico, nella messa in evidenza di rapporti, connessioni e influenze rispetto ai centri maggiori della produzione artistica nazionale.


I saggi di Santangelo gettano nuova luce su problemi già dibattuti dagli studi più recenti e accreditati, con prospettive spesso inedite e avvincenti: uno spaccato appassionato su aspetti talora poco conosciuti dell’arte dell’Abruzzo, ma sempre degni della migliore considerazione, condotto con dovizia di riferimenti bibliografici ed equipaggiato di un ricchissimo corredo fotografico. Personalità artistiche ancora misconosciute, come il duecentesco Gentile da Rocca, o l’enigmatico “Maestro del trittico di Caramanico”, sono messe in risalto con un ampliamento significativo del catalogo delle opere; i molti scultori attivi nella regione tra Quattrocento e Cinquecento, come Paolo Aquilano, Giovanni di Biasuccio, Giovanni Antonio da Lucoli, sono sottoposti a un nuovo vaglio critico, con proposte attributive inedite e stimolanti. Un viaggio seducente attraverso le stagioni più significative del Medioevo e del Rinascimento abruzzese.

I contenuti del volume:

Per la pittura

1. “Proposta” per Gentile da Rocca
2. Per una rilettura dell’iscrizione del ciclo di Fossa
3. Due affreschi in Sant’Onofrio presso Sulmona: Antonio da Atri
4. Per la bottega di Saturnino Gatti: precisazioni e aggiunte
5. Novità sul cosiddetto “Maestro di Caramanico” e la diffusione
della pittura in area peligna
6. Una nuova tavola e il problema del Maestro dei Polittici Crivelleschi
7. L’enigmatico trittico di Santa Liberata nella chiesa di Santa Reparata
di Casoli
8. Per Giovanni Antonio da Lucoli pittore, circa un recente “appunto”
9. Giovan Paolo Cardone e «compagno»: sequenza per alcune aggiunte
di catalogo
10. Nuove presenze fiammingo-napoletane nell’Abruzzo di fine
Cinquecento e il caso di un’Adorazione dei Magi al Museo Nazionale
11. Appunti per Giovan Battista Bedeschini
12. Sommario della pittura tra Cinquecento e Seicento a Penne
e nell’area vestina

Per la scultura

1. Aggiunta a Paolo Aquilano per un catalogo delle opere: la
Madonna della Candelora a Tocco da Casauria
2. Ancora su Paolo Aquilano, a proposito di una “testina” fuori regione
3. Effetti della scultura aquilana in Abruzzo: una Madonna col
Bambino a Città Sant’Angelo
4. La Madonna di Onna
5. Tornando sull’arte abruzzese: la scultura o del revisionismo
6. Note sulla scultura di Giovanni Antonio da Lucoli per una
proposta di catalogo
7. La statua della Pietà di Santa Maria in Piano a Loreto Aprutino e
una ricognizione del tema della “Vesperbild”
8. Per la bottega di Bernardino Darz e Pietro Aquilano: nuove
ricognizioni

L’autore

Enrico Santangelo (Pescara 1963), architetto, vive e lavora a Loreto Aprutino. Professionalmente impegnato nel campo del restauro e della progettazione architettonica, è particolarmente attivo in studi e ricerche di storia dell’arte in Abruzzo. Per Carsa ha pubblicato, nella collana “Scrigni”, numerose monografie sulle città d’arte abruzzesi, tra cui: Loreto Aprutino (2001), Castelli e Tesori d’Arte della Media Valle dell’Aterno (2002), Roccamorice e gli Eremi Celestiniani (2006), Pettorano sul Gizio (2007), Ortona (2009), Atri (2011). Sempre per Carsa è autore della monografia storica Una storia a Teatro. Il Comunale di Loreto Aprutino. Autore di saggi e articoli, soprattutto sulla pittura e la scultura dal Duecento al Cinquecento, collabora con varie riviste specializzate. Recentemente ha partecipato come autore a importanti iniziative editoriali sull’arte in Abruzzo, come i Documenti dell’Abruzzo Teramano VI (Tercas 2003), Il tesoro di San Panfilo (Spoltorestate 2006) e L’Arte svelata (Tracce 2006).
Tra le altre attività, ha esordito in narrativa nel 2001 vincendo il Premio Caripe con Il paese di Aiace e altri racconti. Per Ricerche&Redazioni è coautore del volume Il duomo di Teramo (2014)

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