Abruzzo

Marina di Città Sant’Angelo, la Cna: inutile un nuovo porto turistico

 

Critiche al progetto di un nuovo approdo: Abruzzo già saturo di posti-barca, rischio danni per l’ambiente 

 

PESCARA –  Un’opera mastodontica, dal forte impatto ambientale, che non serve a migliorare l’offerta turistica regionale. E’la severa valutazione della Cna abruzzese sul progetto di porto turistico che si vorrebbe realizzare alle foci del Saline, sullo specchio di mare di Città Sant’Angelo Marina: un progetto che la confederazione artigiana presieduta da Italo Lupo contesta invece duramente. «Si tratta di un’operazione in contrasto palese con il progetto per la riqualificazione del Saline, che interessa più comuni e più bacini fluviali: immaginare che proprio alla sua foce sorga una struttura gigantesca, come un porto turistico da 650 posti barca e 800 posti auto, con 37mila metri quadrati di costruito e 210mila metri quadrati di superficie interessata in mare, vuol dire negare qualunque idea di riqualificazione del nostri fiumi» afferma la Cna Abruzzo.

Oltretutto, contro la realizzazione dell’opera – sempre a detta della Cna – depone anche la scarsa utilità per il turismo abruzzese, che già si presenta come “saturo” nella sua offerta: la nostra regione dispone infatti già di 1.754 posti barca, metà dei quali concentrati nel vicinissimo “Marina di Pescara” e un altro quarto a Fossacesia. Per non parlare di altri sette approdi, dislocati tra Giulianova e Vasto, che oltre ai posti barca dispongono di “punti ormeggio” dotati di servizi a terra e sulle banchine: distanze troppo brevi, che non giustificano dunque la creazione di un ulteriore “mastodonte” per la nautica da diporto.

A preoccupare la Cna, come detto, sono anche i possibili risvolti ambientali dell’opera, e non solo per l’impatto negativo che essa avrà su una già forte erosione del litorale: «Quello di Città Sant’Angelo è un tratto di costa con una forte vocazione di carattere naturalistico, che stona con questo progetto. Vanno invece finanziati i progetti per gli attraversamenti ciclo-pedonali del Saline e per la realizzazione di strutture leggere al servizio di questa dimensione, capace di portare nuove presenze turistiche nella nostra regione».

 

7/4/2015

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