Italia

Macerata riporta sulla torre civica l’orologio planetario cinquecentesco.

 

Si tratta della fedele replica della macchina oraria dei fratelli Ranieri con carosello dei Magi e movimento dei pianeti. Tre giorni di festa dedicati al tempo e alla musica per l’evento storico

 

Tre giorni, dal 17 al 19 aprile, dedicati al tempo e alla musica accoglieranno e accompagneranno l’inaugurazione della replica dell’orologio astronomico cinquecentesco dei fratelli Ranieri che dopo 133 anni ritornerà sulla torre civica della città marchigiana.

La macchina oraria, originariamente realizzata nel 1570 dai fratelli Giulio, Lorenzo Maria e Ippolito Ranieri sul modello di quello di San Marco a Venezia, fu manomessa all’epoca dell’occupazione francese, parzialmente restaurata nel corso dell’Ottocento e sostituita nel 1882 dalla lapide commemorativa intitolata a Vittorio Emanuele II, che oggi trova posto sul lato della torre che affaccia sulla piaggia.

Quello del ripristino dell’orologio è un progetto dell’amministrazione comunale, che si è sviluppato negli anni e che riporta ora sulla facciata della torre una macchina oraria che testimonia lo splendore della cosmologia rinascimentale illustrata nel suo quadrante  e la fede simboleggiata dai Magi  in adorazione della Vergine con il Bambino, che due volte al giorno, alle 12 e alle 18, faranno il loro carosello. Dopo che l’uccello Cesare batterà il suo becco su un campanello, partirà il meccanismo che muoverà i re Magi, preceduti da un Angelo, in adorazione della Madonna seduta su un trono con il Bambino. Nel corso dei lavori sulla torre civica per il riposizionamento dell’orologio, è stato fatto uno straordinario ritrovamento che ha portato alla luce la nicchia superiore dove era alloggiata la statua delle Vergine Maria con il  Bambino, decorata con affreschi originali raffiguranti un cielo stellato. Il tutto è stato recuperato e sarà d’ora in poi visibile sulla torre maceratese.

La ricostruzione della macchina oraria e del planetario è opera del maestro mantovano Alberto Gorla, che afferma che l’orologio maceratese non ha eguali al mondo perché, oltre alle ore, presenta il movimento dei pianeti. La parte decorativa e la ricostruzione degli automi è della società Opera Laboratori Fiorentini di Firenze, il tutto è stato realizzato con la supervisione scientifica del Museo Galileo Firenze.

Macerata con orgoglio riporta dunque sulla Torre civica –  che per l’occasione diventa la Torre dei tempi –  la replica dell’orologio planetario che i fratelli Ranieri realizzarono nel Cinquecento e che per tre secoli ha scandito la vita e le stagioni cittadine. Il nuovo orologio arricchirà la città di un bene culturale unico al mondo, di forte richiamo per turisti ed esperti del settore essendo appunto unico al mondo. Si tratta di un’importante opera di valorizzazione e recupero del patrimonio storico, artistico e culturale di Macerata e anche un coraggioso atto di fiducia nei confronti delle possibilità che la cultura offre, con un forte investimento economico in tempi di crisi come quelli attuali. Le statue originali, l’antico meccanismo e il quadrante cinquecentesco sono in mostra nei musei di Palazzo Buonaccorsi e all’interno della torre civica.

 

 

Il programma delle iniziative, organizzate dal Comune di Macerata, prenderà il via domani venerdì 17 aprile, alle ore 16 all’auditorium San Paolo con la presentazione dell’orologio astronomico della torre civica a cui, dopo i saluti delle autorità, porteranno il proprio contributo Paolo Galluzzi, direttore del Museo Galileo di Firenze, Filippo Mignini, direttore del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Macerata, Giangiacomo Martines,  ex dirigente regionale del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e Nazzareno Marconi, vescovo della  Diocesi di Macerata, Tolentino, Recanati, Cingoli, Treia.

Il clou dei festeggiamenti sarà il giorno seguente, 18 aprile, in piazza della Libertà, dove alle 10 prenderà il via la cerimonia ufficiale e lo scoprimento dell’ orologio astronomico,  che alle 12 farà sentire i suoi rintocchi contestualmente all’avvio del meccanismo con il primo carosello dei Re Magi in onore della Madonna accompagnato dalla melodia delle campane della torre. Nel pomeriggio, a partire dalle 16, grande festa in piazza con musica la città mentre alle 18 verrà riproposto il carosello.

Domenica mattina (19 aprile), alle 10, di nuovo tutti in piazza della Libertà per la santa messa con cui sarà indetto l’anno della misericordia, concerto della Cappellas Musicale della cattedrale di Macerata e  carosello dei Magi alle 12 che verrà riproposto anche alle 18. Nel pomeriggio, alle 16, campane in concerto a cura del Gruppo De Santis Corinaldi, musica di gruppi musicali e fusione di una copia in miniatura della nuova campana della torre civica, realizzata dal Gruppo De Santis Corinaldi di Cingoli, fusa nella Fonderia Allanconi di Bolzone di Ripalta e già issata sulla torre civica, a fianco delle quattro già esistenti. La campana unirà il tono del Re4 all’armonia delle altre quattro già esistenti e andrà così a completare il suono dell’ Angelus che accompagnerà il carosello degli automi, una melodia appositamente composta dal maestro Gianfranco Stortoni.

Sulla campana, che ha un peso di 140 chilogrammi, oltre allo stemma del Comune, l’Amministrazione ha voluto far incidere una frase significativa del concittadino Padre Matteo Ricci,  tratta da Dell’amicizia,  la prima opera in cinese composta dal celebre concittadino nel 1595:  L’essenza dell’amicizia è l’armonia. Con la concordia le cose piccole crescono, con la discordia le cose grandi crollano.

Nella foto: il rendering dell’orologio astronomico

 

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