Abruzzo

SEL ABRUZZO, continua la sua battaglia contro il rischio petrolizzazione dell’Abruzzo!

Ombrina Mare ha avuto il parere da parte della Commissione VIA
nazionale. Ancora una volta ci troviamo di fronte a pareri che mettono
a rischio l’ambiente nella nostra regione.
Il Governo Renzi con le sue scelte sta portando l’Italia indietro
negli anni ed è la ragione per cui ci siamo battuti e continueremo a
batterci a tutti i livelli contro i provvedimenti dell’esecutivo.
Le perforazioni petrolifere provocherebbero uno scempio ambientale e
danni irreversibili al turismo, al mare, all’ambiente ma anche ai
prodotti tipici locali della pesca e dell’agricoltura.
A questo punto occorre sensibilizzare l’opinione pubblica e mettere in
campo tutte le azione indispensabili per bloccare questo
provvedimento.
Quindi diventa urgente chiudere nel più breve tempo possibile con la
perimetrazione per il Parco della Costa Teatina, in quanto può essere
uno degli strumenti necessari, per impedire l’avvio delle perforazioni
petrolifere lungo le nostre coste.
Il Parco della Costa Teatina è un’arma oggi a disposizione per la
difesa del nostro territorio e per la programmazione di uno sviluppo
diverso, ed è il motivo per cui, con determinazione e tenacia,
l’assessore Mario Mazzocca con il sostegno dalla giunta regionale ha
avviato con apposita delibera il ricorso alla corte costituzionale
contro gli articoli 37 e 38 del decreto Sblocca Italia.
Come SEL Abruzzo continuiamo la nostra battaglia contro la
petrolizzazione per salvaguardare l’Abruzzo, l’ambiente e tutte le
straordinarie potenzialità legate al turismo, alla pesca e
all’agricoltura.

Tommaso Di Febo , Coordinatore Regionale SEL ABRUZZO

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