GIULIANOVA – La “Notte Bianca” ha fornito l’occasione, ad folto gruppo di
giovani probabilmente in preda ai fumi dell’alcol, per compiere atti
vandalici fuori dall’ordinario. Erano le tre del mattino quando sulla
spiaggia dello stabilimento balneare Caprice è stato eseguito un vero e
proprio raid su larga scala con risultati ben visibili dalle immagini che
i bagnini hanno immortalato all’inizio della giornata lavorativa
domenicale. Su trecento ombrelloni solo una decina, e forse meno, sono
rimasti in piedi. Ma poi lettini tagliati come pure i teli degli stessi
ombrelloni. Passerelle in legno completamente divelte, bottiglie di vetro
in frantumi ed altri danni qua e la. Gli addetti hanno dovuto rimuovere
persino alcuni profilattici usati. Tutto questo su un arenile frequentato
normalmente di giorno da famiglie con rispettivi bambini. Francesco
Flagnani, titolare dello stabilimento balneare, è andato su tutte le
furie: “Sinceramente non
ne posso più. Ogni giorno succede qualcosa di spiacevole. Da una parte
l’Amministrazione comunale fa di tutto per metterci in difficoltà con
provvedimenti a volte inqualificabili, dall’altra le azioni vandaliche che
purtroppo si ripetono con troppa frequenza. Non esistono controlli come
pure non si riesce mai ad individuare i responsabili. Sinceramente siamo
giunti al limite della sopportazione”.
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