Abruzzo

UNA MULTA DI TROPPO


 

E’ ora di fare chiarezza. Il Movimento Cinque stelle di Pescara chiede al Sindaco Uscente Albore Mascia di spiegare alla popolazione come si è risolta la questione che coinvolse un agente della Polizia Municipale di Pescara, il Questore di città e la sua automobile.

I fatti risalgono a qualche mese fa quando L’Agente di Polizia municipale si rivolse ai Carabinieri chiedendo di far chiarezza sulla restituzione del veicolo, multato e rimosso dal carro attrezzi in divieto di sosta, del Questore di Pescara e riconsegnato allo stesso senza che venisse pagata la multa.

Il MoVimento 5 Stelle non può tacere poiché l’Agente della Polizia Municipale  oggi si trova con una richiesta di giudizio immediato per rivelazione del segreto d’ufficio prontamente trasmessa al Comune di Pescara, il quale, senza minimamente esitare e con una velocità “sospetta”, ha disposto l’apertura di un procedimento disciplinare fissando al 15 maggio la data di riunione della commissione.

 

Ma non basta.

L’amministrazione comunale  sta procedendo nei confronti di “un servitore dello Stato” che ha fatto il proprio dovere denunciando una grave anomalia e non procede nei confronti dei responsabili della restituzione della macchina al questore senza il dovuto pagamento.

Tutto questo è assurdo.

 

Il Sindaco Mascia appena scoppiò il caso promise di fare subito chiarezza chiedendo una relazione sull’accaduto al comandante della polizia municipale. Relazione di cui nulla è dato sapere.

Il MoVimento 5 Stelle pretende di conoscere la verità.

Il MoVimento 5 Stelle, che ha già presentato una interrogazione parlamentare sull’accaduto, ritiene doveroso che il Sindaco fornisca al più presto una risposta ai cittadini su ciò che realmente è accaduto a seguito della contravvenzione alla macchina del Questore.

Nell’esprimere solidarietà al vigile urbano finito sotto inchiesta e sotto procedimento disciplinare il MoVimento annuncia che il 15 maggio sarà presente con un gruppo di attivisti e parlamentari presso gli uffici comunali in cui si insedierà la commissione disciplinare per manifestare contro questa deplorevole ingiustizia.

 

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