Teramo e Provincia

Teramo. PD: “Chi deve intervenire intervenga”. Queste le parole del segretario provinciale del Pd Robert Verrocchio sullo sciopero della fame all’Ospedale Mazzini

“Chi deve intervenire intervenga”. Queste le parole del segretario provinciale del Pd Robert Verrocchio, che questa mattina si è recato presso l’ospedale Mazzini di Teramo per incontrare il gruppo di persone che da stanotte ha iniziato lo sciopero della fame per sensibilizzare sulle condizioni in cui versa il reparto di Oncologia del nosocomio. “A queste persone, agli infermieri del reparto e a Giancarlo Falconi che si sono messi in prima linea sulla questione, va tutta la mia solidarietà e quella del Partito Democratico – ha aggiunto Verrocchio – Voglio sperare che questo gesto estremo possa far riflettere il direttore generale Varrassi, che in questi giorni ha usato parole assolutamente sprezzanti e fuori luogo sulla vicenda. Mi sono recato personalmente al reparto di Oncologia, e c’erano 27 pazienti che aspettavano la loro cura e per loro un solo medico. Ripeto: un solo medico. Che il reparto sia al limite è un dato di fatto incontestabile, e continuo ad invitare i dirigenti della Asl a farsi un giro per il reparto, a parlare con i pazienti, che nelle loro condizioni sono costretti ad aspettare ore per i loro trattamenti. Chiedo, oggi, più che mai, qual è la posizione del sindaco di Teramo, nonché primario di senologia, e del governatore Chiodi. Chiedo loro che cosa pensano riguardo alle condizioni di questo reparto. È necessario nuovo personale, sono necessarie nuove stanze, nuovi macchinari, e questa estate non vogliamo assistere ad una sua nuova “chiusura per ferie”. È necessario riattivare il Dipartimento di Oncologia, previsto dalla Regione e indicato come necessario dal ministero, e chiuso senza alcun motivo da Varrassi. Lo chiediamo per i malati, perché non è concepibile voler risparmiare su queste cose. In questi giorni porteremo presso gli uffici della Asl le firme raccolte da tutto il centrosinistra a favore della riapertura del Dipartimenti di Oncologia, e vediamo se questa vergogna avrà fine”.

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