Cultura & Società

Oggi su La Nazione, stasera e domani sulla Tv 50Canale, e su PisaNotizie.it, lo studioso Luca Nannipieri sui cedimenti all’abbazia di San Savino a Pisa dovuti al sisma:

Oggi su La Nazione, stasera e domani sulla Tv 50Canale, e su PisaNotizie.it,
lo studioso Luca Nannipieri
sui cedimenti all’abbazia di San Savino a Pisa
dovuti al sisma:
“Sono in corso i sopralluoghi dei vigili del fuoco
e venerdì quelli della Soprintendenza.
Ciò che si vede parla chiaro:
un conto è l’inagibilità tecnica di un luogo disabitato,
come nel caso dell’ex convento agostiniano di Nicosia a Calci,
un conto è un luogo, pur sempre agibile, come l’abbazia,
ma insidiato da mille crepe e fessurazioni e per di più abitato.
Dopo gli accertamenti, non è più rinviabile
un progetto complessivo di recupero
che metta in sicurezza gli abitanti
e renda l’abbazia un posto da visitare
conosciuto per la sua struggente bellezza.
Il Centro Studi San Savino farà la sua parte
ma occorrono aiuti e sostegni
dalla società civile e dalle fondazioni bancarie”
Intervistato da 50 Canale e La Nazione, il direttore del Centro studi umanistici dell’abbazia di San Savino Luca Nannipieri si dice per adesso soddisfatto di un primo risultato, ma cauto sull’intero iter che serve per mettere in sicurezza l’abbazia del XIII secolo dopo i cedimenti avvenuti dal sisma di ieri:
“I vigili del fuoco mi hanno detto che vi sono strutture a rischio, come l’evidente dislocazione della chiave di volta sopra la scalinata l’accesso, ma non vedono imminenti crolli se il sisma si mantiene in Toscana per adesso accettabile. Dunque speriamo che lo sciame sismico ci conceda un po’ di pace per passare ad una fase urgentissima di monitoraggio delle strutture portanti, con radiografia ad infrarossi. I vigili del fuoco sono come il medico di famiglia: individuano le spie più evidenti di una malattia, ma per i mali più seri e spesso invisibili, sono necessari accertamenti più dettagliati, con competenze specifiche e con strumentazioni tecniche che i vigili del fuoco non possono avere. Venerdì faremo di prima mattina un sopralluogo con la Soprintendenza, per approfondire ancora la situazione.
Viste le molte telefonate che ricevo da parte degli abitanti allarmati dai servizi giornalistici, mi sento di dire che la prevenzione per adesso non è ancora iniziata. Serviranno appunto analisi nel dettaglio per capire i cedimenti ed escludere del tutto qualunque rischio per l’incolumità degli abitanti e per la conservazione di uno dei gioielli della provincia di Pisa. Adesso tutte le strade sono ancora aperte: dalla chiusura per inagibilità alla messa in sicurezza a lotti del complesso monumentale. Venerdì avremo un altro parere tecnico. Comunque sia, il Centro studi umanistici dell’abbazia di San Savino farà la sua parte, come già la sta facendo lavorando a tambur battente con esperti e tecnici nei sopralluoghi. Servono comunque sostegni dalla società civile e dalle fondazioni bancarie, in primis la Fondazione CariPisa”.
In allegato La Nazione
Francesca Briganti
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