Giulianova

Giulianova. Servizio emergenza territoriale a Giulianova. Il sindaco: “Occorrono locali adeguati per il personale di questo fondamentale servizio”.

Servizio emergenza territoriale a Giulianova. Il sindaco: “Occorrono locali adeguati per il personale di questo fondamentale servizio”.

Il sindaco Francesco Mastromauro denuncia l’inadeguatezza dei locali per il personale addetto all’auto-medica con base logistica nell’ospedale “Maria Santissima dello Splendore” a Giulianova.

Nel giugno 2011 – ricorda il sindaco – la ASL di Teramo ha proceduto al riordino anche del Servizio Emergenza Territoriale che ha comportato la trasformazione di talune postazioni MIKE, ossia con medico, infermiere professionale ed autista, in postazioni INDIA, cioè con infermiere professionale, autista e soccorritore, e quindi   la destinazione di un’ auto-medica all’ospedale giuliese in aggiunta alla postazione MIKE già esistente. Questa decisione – prosegue Mastromauro – è scaturita dalla necessità di coprire un territorio molto vasto, comprendente tutta la fascia tra Martinsicuro e Silvi, e non a caso si è individuata la base logistica del servizio a  Giulianova rappresentando la nostra città il punto baricentrico sulla riviera. Il servizio effettuato dall’auto-medica è garantito nella fascia diurna e pomeridiana (8-20) dall’equipaggio formato solo dal medico e dall’autista, ed ha il compito di medicalizzare le postazioni INDIA o dei volontari sotto il coordinamento della Centrale Operativa di Teramo. Nella fascia serale e notturna (20-8) all’equipaggio si aggiunge anche l’ infermiere professionale. Si tratta quindi – dice ancora il sindaco – di un servizio di notevole importanza. Ma nonostante ciò, a distanza di dieci mesi al personale addetto non è stata ancora garantita un’adeguata sistemazione. E difatti attualmente, e solo a seguito di ripetute sollecitazioni, il personale può disporre di un solo locale all’interno del Servizio di Riabilitazione del nosocomio di Giulianova, costringendo gli operatori ad utilizzare gli stessi servizi igienici destinati agli utenti, mentre durante il giorno, quando l’Unità di Riabilitazione è aperta al pubblico, il personale del 118 è costretto a girovagare alla ricerca di uno spazio di sosta, peraltro difficile da trovare senza creare intralcio alle attività del servizio ospitante, cioè il Pronto Soccorso, che peraltro per le sue necessità non dispone di spazi logistici e operativi adeguati. Questo mio intervento – conclude il primo cittadino – vuole porre l’accento sulle necessità di questo importantissimo servizio e degli operatori addetti. Avere a disposizione locali idonei non è solo un requisito essenziale per un servizio che è caratterizzato anche da lunghe attese, ma porterebbe lo stesso personale ad avere una organizzazione e degli obiettivi ben delineati”.

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