Giulianova

Giulianova. Eden Cibej (IDV): lettera aperta al Prof. Carlo Di Marco

Carissimo Marco, la nostra storia non pone dubbi sulle condivise idee di democrazia e di trasparenza. C’é però qualcuno, come il Sindaco Mastromauro, che non volendo assumersi le responsabilità connesse al mandato elettorale, all’improvviso si accorge della trasparenza, del Bilancio partecipativo e di altri fumogeni che gli consentano di interpretare, tra i tanti del suo ricco ma ingenuo repertorio, anche il ruolo di Ponzio Pilato: convoca “i cittadini” per avere lumi sul milione e mezzo da spendere per rendere agibile lo stadio Fadini – fingendo di non sapere la situazione pre fallimentare che in settembre gli fece dire che “o si provvede ad un riequilibrio di bilancio di un milione e tre/quattrocento mila euro entro il 30 di questo mese (data bugiarda!) o viene sciolto il Consiglio comunale e andiamo tutti a casa”; fingendo di avere dimenticato i 130 mila euro regalati al presidente del Giulianova calcio nonostante le casse comunali fossero ridotte ai pidocchi e nonostante ci fossero a Giulianova centinaia di famiglie senza posto di lavoro (!!); tacendo le spese di raccolta dei rifiuti lasciati dagli ambulanti in 100 (cifra citata con orgoglio da Mastromauro in una riunione di maggioranza) mercatini ma fatte pagare ai cittadini! Visto che ama la trasparenza, perché sul sito del Comune pubblica la delibera di “pubblicità” su Radio G senza indicare la cifra? Perché non spiega che cosa lo abbia spinto a trasferire il suo studio legale presso l’abitazione del giornalista Marcozzi in Piazza Roma ad una rampa di scale dalla redazione locale del Messaggero, di Radio G e di Piccola Città dello stesso Marcozzi? Adesso si inventa di “sondare” gli orientamenti della popolazione sulle priorità nella vendita (evidentemente già decisa in linea di principio) di beni immobili comunali. Perché vuole vendere se nella attuale Convenzione con Dario D’Agostino prevede rate di pagamento a carico del Comune che tengono persino conto della categoria calcistica di appartenenza? Ai bambini della scuola elementare De Amicis, asfissiati dal gas di scarico delle auto e senza disporre di un giardino – indispensabile alla loro età – ha offerto solo un “semaforo intelligente” capace di “ridurre” la quantità di gas delle auto in transito. Mentre Mastromauro appare orientato a vendere pezzi di Giulianova (naturalmente per colpa di Berlusconi ieri e di Monti oggi, non anche della sua incapacità amministrativa), c’è nessuno che si chieda se questo giovin signore abbia qualcosa in comune con i valori sociali del Partito Democratico? Per quello che mi riguarda è un bel po’ di mesi che l’ho definito “berlusconiano”. Ma che cosa deve fare ancora contro Giulianova?
Apprezzo la tua buona volontà di organizzare “sondaggi” – così come apprezzo la tua lunga storia politica benché non sempre convergente con la mia – ma la recitazione di questo attore della politica appare sempre più lacunosa e inaccettabile.
Colgo l’occasione per salutarti con amicizia e cordialità, Eden Cibej.

LA RISPOSTA DI CARLO DI MARCO:

https://www.giulianovanews.it/2012/02/giulianova-carlo-di-marco-risponde-a-eden-cibej-io-non-mi-occupo-esattamente-di-sondaggi/

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2 Comments

  1. Nella cortese e misuratissima risposta che Carlo Di Marco gentilmente mi ha dedicato,e lo ringrazio, mi ha colpito in particolare il lato umano conclusivo, quando mi ricorda di chiamarsi Carlo e non Marco, come a me era sfuggito: conoscendolo da quando era bambino, sapevo bene il suo nome esatto, ma,nel fare attenzione a non chiamarlo “Carletto”, come allora, mi son lasciato “aggredire” da parte del cognome che, notoriamente (e per me indimenticabilmente) è Di Marco. Questa simpatica circostanza mi consente di chiarire che l’uscita da una maggioranza nel mio Partito – per Statuto – è di competenza del Coordinamento regionale, che valuta le motivazioni del Circolo locale; problema che non è stato sinora sottoposto ufficialmente ma che incontra consensi unanimi tra gli iscritti e nel Direttivo. Nessun interrogativo – sebbene ovvio e legittimo – sulla mia posizione nei riguardi di questa Amministrazione: sono per l’uscita immediata dalla Maggioranza; non per responsabilità di tutti, tra i quali non poche energie positive con le quali poter costruire un futuro, ma per la prevalenza autoritaria di Mastromauro e di chi non si sente di far emergere liberamente il propio pensiero. Sarei stato ben orgoglioso di un ex alunno diventato Sindaco, ma non è così. Ricordando – per averli conosciuti di persona – tutti i Sindaci che Giulianova ha avuto, dalla nascita della Repubblica in poi, posso serenamente affermare che l’attuale si dimostra il meno utile fra tutti.
    Auguro a Giulianova di correre al più presto ai ripari.
    Ciao, Carlo (per me ancora “Carletto”) e buon lavoro nella diffusione di ogni conoscenza della Costituzione: ce n’è tanto bisogno.
    Eden Cibej

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