Abruzzo

Abruzzo. CESARE D’ALESSANDRO (IDV): “Sanità in Abruzzo, Chiodi è una delle sette piaghe”.

CESARE D’ALESSANDRO (IDV): “Sanità in Abruzzo, Chiodi è una delle sette piaghe”.

E’ da tre anni che con Chiodi Commissario non esiste più un servizio pubblico degno di questo nome. Sono più di mille giorni che Chiodi costringe migliaia e migliaia di cittadini abruzzesi, sovente i più deboli, a pagarsi di tasca propria le prestazioni, a pagarsi cure e servizi che dovrebbero essere garantiti dalla Sanità pubblica, per i quali i cittadini abruzzesi oltre alle tasse pagano anche le addizionali.

Ormai Chiodi, in Abruzzo, ha precarizzato tutto, ha ridotto a un colabrodo i servizi più delicati che riguardano il sistema di assistenza ai malati cronici, agli anziani non autosufficienti, ha allungato a dismisura le liste di attesa, ha chiuso ospedali, ha creato enormi disuguaglianze sui territori, ha tagliato le risorse ai più deboli, ma si è ben guardato dall’affondare la lama là dov’erano e sono rimasti i grandi interessi, quelli di bottega e non solo.

Oggi Chiodi ci espone un pareggio nei conti, ma con un default pauroso nei servizi sanitari.

E’ giunto il momento di superare il commissariamento e che smetta i panni del faraone, perché le piaghe sono troppe.

Da ormai tre anni a questa parte, ha combinato solo guai; gliel’ha detto anche il Ministero della Salute che, pacatamente, ha cercato di fargli capire che la Sanità pubblica non può vivere di soli tagli alle spese, ma vanno soprattutto rimosse le cause di spreco e dissipazione delle risorse pubbliche.

E dulcis in fundo è arrivata la Corte dei conti regionale che ha messo il dito sulla piaga della corruzione nel sistema degli appalti, in particolare della Sanità, dove Chiodi ha applicato l’antica massima latina del “quieta non movere et mota quietare”.

Così tutto funziona, con gli stessi identici vizi, in maniera gattopardesca.

L’Aquila, 28 febbraio 2012

Cesare D’Alessandro

Vice Capogruppo regionale IDV

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