Giulianova

Giulianova. Gagliano: BUON GIORNALISMO E RAPPORTO TRA CARTA STAMPATA E POTERE POLITICO A GIULIANOVA

In un’intervista a GiuliaViva l’ex caposervizio della redazione teramana de “Il Tempo”, Domenico di Roberto, citando il professor Elso Simone Serpentini, ha dichiarato che “abbiamo perso il giornalismo che fa le domande. Oggi, purtroppo, abbiamo un giornalismo che dà solo risposte per giunta preconfezionate”.

Chi confeziona la pagina di Giulianova de “Il Messaggero”, in un pezzo di un paio di giorni fa , si è spinto ben oltre quel limite.

Disegnando un nuovo scenario nella composizione della maggioranza e in qualche modo facendo da sponda a chi è favorevole al puntellamento dell’asse Pd-Udc, ipotizzava l’ingresso in Giunta del vice commissario provinciale del partito di Casini, Enrico Robuffo, o di altri “papabili” del calibro di Roberto D’Antonio, ex capogruppo Pd nella trascorsa consigliatura, o Piearngelo Guidobaldi, attuale Presidente dell’Ente Porto.

Tra possibili entrate e possibili uscite in Giunta, il cronista commentava con un laconico quanto eloquente “saranno Cameli padre e figlia a decidere”, riferendosi alla circostanza che una new entry in Giunta sarebbe possibile soltanto a patto che il padre si dimetta dalla carica di consigliere e la figlia da quella di assessore.

Molto più a sud di Giulianova ma anche molto più a nord -visto quanto sta accadendo anche in Lombardia o in Emilia- una cosa del genere verrebbe bollata come “atto intimidatorio” e come atto intimidatorio avrebbe un mandante ed un esecutore. Registriamo, prima della pubblicazione dell’articolo, un voto contrario di troppo alla vendita della farmacia, che, evidentemente, non deve essere tanto piaciuto ai costruttori dell’asse nascente.

In altri contesti, un atto del genere avrebbe avuto anche una “vittima” che, nel nostro caso, si fatica a definire tale.

Alla luce di quanto accaduto prima dell’estate scorsa siamo in presenza, infatti, al più classico dei casi in cui i ruoli della Vittima e quello del Carnefice si confondono ed appaiono interscambiabili. ”

Riposti in soffitta entrambi non resta che chiedersi chi sarà il nostro Salvatore.

Enrico Gagliano

Giulianova (TE)

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