Cultura & Società

ROCKFEST XIII EDIZIONE – INGRESSO LIBERO – www.arcilveliero.it 04 e 05 AGOSTO 2011 – PIAZZA DEI PINI – SILVI MARINA (TE)

ROCKFEST

XIII EDIZIONE – INGRESSO LIBERO – www.arcilveliero.it

04 e 05 AGOSTO 2011 – PIAZZA DEI PINI – SILVI MARINA (TE)

PROGRAMMA:

  • 04.08.2011 VANILLA SKY – CLEPSYDRA – WILD STRIKES – RISERVA MOAC
  • 05.08.2011 MISS MOLLY QUARTET – PERCEZIONESESTOSENSO – PEPTICON BLUES LOVERS – ASSALTI FRONTALI


Saranno presenti durante le due serate stand gastronomici e bevande.


E’ con immenso piacere che annunciamo la tredicesima edizione di RockFest, che rappresenta un’ appuntamento fisso a livello regionale nel periodo estivo.

Quest’anno l’iniziativa si terrà il 04 e 05 Agosto 2011, a Piazza dei Pini a Silvi Marina (TE) e sarà come sempre ad ingresso gratuito.

Rockfest ha avuto nelle precedenti edizioni un pubblico numeroso ed ha ospitato diverse band, tra le quali ricordiamo : 24 Grana, Folkabbestia, Bisca, Gang, Statuto, Skiantos, Banda Bassotti, Meganoidi, Nidi D’Arac, Ratti della Sabina, Hormonauts,  Vallanzaska, Radici nel Cemento e Almamegretta.

Anche quest’anno, nonostante le difficoltà finanziarie, e grazie all’impegno di tutto lo staff, siamo riusciti a dare continuità a Rockfest, che rappresenta sempre un’ evento di grande spessore e di rilevanza regionale, visti i risultati degli anni passati.

La manifestazione è articolata nel modo seguente: il 04.08.2011 VANILLA SKY – CLEPSYDRA – WILD STRIKES – RISERVA MOAC, mentre il 05.08.2011 MISS MOLLY QUARTET – PERCEZIONESESTOSENSO – PEPTICON BLUES LOVERS – ASSALTI FRONTALI.

L’iniziativa ha il patrocinio e la compartecipazione della Regione Abruzzo, della Provincia di Teramo e del Comune di Silvi.

Rockfest può contare su partners come Music Club e Rockit.it, nonchè di tutti gli sponsor che stanno collaborando per la realizzazione dell’evento.

All’interno della rassegna anche quest’anno ci sarà un concorso fotografico, in collaborazione con l’associazione Castrum Fotoclub (www.castrumfotoclub.com).

Associazione Culturale Il Veliero

Programma :

04.08.2011 ore 21.00

  • Clepsydra, La band, dopo essersi fatta notare grazie alla registrazione di Ep quali “The breath of the dog” 2005 e “Foam” 2006, raggiunge la maturità con l´album “Second era of Stonehenge” uscito nel 2007, e si afferma a livello europeo con il singolo “Foam” e l’omonimo videoclip, portando l’album in tour per tutto il 2007 e il 2008 in Italia ed Inghilterra. Partecipano a numerose trasmissioni televisive e radiofoniche in Italia tra cui Database su Rock TV, 105 on the beach su Radio 105, MTV e All Music e negli Stati Uniti (radio e satellite), facendo uscire nel corso dell’anno anche il secondo singolo\videoclip “The passer-by”. Nell’estate aprono un concerto della P.F.M. nella provincia di Teramo.Parallelamente all´attività live nel 2008 iniziano a scrivere nuovi brani che nel marzo del 2009 formeranno un concept album chiamato “In other sunsets” dove al classico power trio basso chitarra e batteria verranno aggiunti negli arrangiamenti parti di violino, sinth, percussioni, sitar ed organo.Nel corso dell’anno estrarranno tre singoli\videoclip quali “Majestic12\eyes only”, “Lost in the universe” e “Along the Cam nothing more” passando gran parte dell’anno in tour e raccogliendo ottime recensioni da ogni parte del mondo. Sono stati finalisti per il PIMI (Premio italiano musica indipendente) al MEI di Faenza nel 2009. Alla fine del 2010 Luca Trifoni lascia la band.La band ha iniziato la pre-produzione del terzo album con Phil De Rubeis al basso gia in “Second era of Stonehenge” e nell’ Aprile 2011 esce Marmalade Sky su Go Down Records\Audioglobe, l’album è stato prodotto ed arrangiato da Amaury Cambuzat degli Ulan Bator e dallo stesso Fabio Di Gialluca. Cambuzat parteciperà al lavoro sia come strumentista che backing vocals. Sarà Mattia Di Bernardo al basso nell’ aprile 2011 ad accompagnare la band in tournee,in coincidenza dell’uscita del nuovo single\videoclip Love primo brano estratto da Marmalade Sky
  • Wild Strikes, La passione in comune per il Rockabilly da parte di Fabio (Voce-Chitarra) e Alessandro (Batteria) da origine nell’ inverno del 2008 al gruppo Wild Strikes. I due ragazzi abruzzesi entrambi provenienti da generi musicali differenti decidono di metter su una band Rockabilly spaziando dai suoni classici degli anni ’50 fino a quelli più moderni… Dopo alcune difficoltà iniziali nel trovare un contrabbassista, il gruppo si completa con l’arrivo di Laura: grazie a lei riescono a metter su le prime cover e ad iniziare a lavorare su pezzi propri. Dopo pochi mesi e qualche live decidono di registrare una breve demo di 5 pezzi realizzata molto in fretta a causa del budget limitato. Un paio di mesi dopo Laura lascia la band a causa dell’eccessiva distanza che non le permette di garantire continuità nel gruppo. Fortunatamente nel giro di poco tempo entra in scena Filippo, già bassista della Real Blues Alley di ZZ King e dotato di grandi potenzialita ed una forte passione per il Rockabilly. Con Filippo nella band cominciano a muoversi molto di più dal vivo suonando in giro per l’Abruzzo e riscuotendo molti consensi da parte del pubblico. Hanno suonato con Fifityniners, Adels, Hellcats, Boppin’ Kids, Rekkiabilly, Strikes ed altri gruppi i quali aiutano costantemente la band a crescere.
  • Riserva Moac, una nuova metropoli globale, un melting pot di facce, razze, culture. rispetto e fratellanza,atmosfere balcan folk rock, world celtic gypsy. MOAC: il sogno di uno stile di vita, la riduzione delledistanze e lʼavvicinarsi dei popoli. Molise Oriente Africa Cuba…terre per dire che la musica capace di rendere i popoli pivicini Senza confini e recinzioni, la Riserva Moac una cittˆ nomade fondata nel 2003. Da quella data la nuova città non ha smesso mai di crescere e andare in giro per il mondo, alla ricerca di sempre nuovi abitanti e sempre nuovi tipi di musica, strumenti, linguaggi, culture…con il grande obiettivo di raggiungere il Moac, la perfetta conoscenza del mondo e del genere umano nelle sue meravigliose differenze. In Italia: al I¡ Maggio a Roma (800.000 persone), all’Arezzo Wave Love Festival, Mei, Mantova Musica Festival, Biennale del Mediterraneo, Play Art Festival In Germania: al TFF di Rudolstadt, Sun Flower Festival di Freiberg, Neun Naumburger NŠchte di Naumburg, Big world music festival di Nurnberg; Negli USA: Boston, New York, Springfield MA.Micro Festival di Dortmund. In Francia: Festival Interceltique de Lorient e FIMU; sono solo alcuni dei numerosi passi del viaggio della Riserva Moac. La band propone un incontro ottimale tra tradizione e musica contemporanea, con un mix particolare di strumenti acustici tradizionali e popolari da varie parti del mondo, e di suoni moderni ed elettronici. Tutto partendo dagli strumenti tipici e dal linguaggio del Molise. La Zampogna infatti uno strumento tipico della regione e dellʼItalia centro-meridionale: qualcosa come una cornamusa, ma con tre canne e la possibilità di suonare accordi, non solo melodie. La ciaramella il flauto particolare che sempre accompagnava la zampogna nella storia pastorale del Molise.. Da qui parte un viaggio nei suoni del mondo, antichi come fisarmonica, gaita, whistle, zurna e xaphone e moderni come sassofoni, batteria, basso, chitarre elettriche e acustiche, suoni elettronici, tecnologia. Lʼobiettivo di arrangiamenti particolari si unisce alla necessità di conquistare lʼascoltatore, integrando suoni e linguaggi. Il risultato unʼunione tra testi profondi, impegnati, comunicati con lʼalternanza delle voci maschile e femminile, e un suono fatto di profusione di energia, cuore e sudore. Un sound Global Beat in unʼatmosfera di passione condivisa. Grazie a un grande numero di concerti, e ad una notevole collezione di premi, la Riserva Moac ora una delle band più importanti nella scena musicale italiana. “Bienvenido”, il primo disco del gruppo e un invito ad abitare nella nuova città, vide la luce nellʼestate del 2005. Dopo un anno il cd era praticamente sold out e, necessitando di una seconda edizione, raggiunse le circa 10.000 copie vendute. Nellʼautunno del 2007 un nuovo singolo della Riserva Moac chiamato “Il Riservista”. Nel Giugno del 2009, esce il secondo album chiamato “La Musica dei Popoli” pubblicato da OTRlive con distribuzione in Italia Universal Music Italia e in Europea Galileo-Mc. Il Global Beat diventa un suono compatto, più forte di prima e la fusione di stili, strumenti e linguaggi pipotente e profonda. I confini non appartengono alla Riserva Moac! E il viaggio non finisce mai. Foto allegata


05.08.2011 ore 21.00

  • PercezioneSestoSenso, nascono nell’estate torrida del 2009 quando Jahcomazzo, Nik Pallottina e Mateo Sempre Mateo, decidono di dar vita alla prima formazione reggae strumentale del territorio di Atri, una piccola città sulle colline teramane. Da quel giorno una serie di prove in studio hanno permesso di assemblare un gruppo molto ben assortito, con musicisti provenienti da vari generi musicali (rock, blues, metal, ska, danceall). Queste diversità sono le ricchezze del gruppo, Le vibrazioni sprigionate dal basso di Sandro “groove” Cubeddu si fondono alla perfezione cn i ritmi in levare della batteria di Valerio Pompei e alle percussioni di Andrea “Jazz” dando vita ad una sessione ritmica di tutto riguardo, sostenuta dagli intrecci melodici e gli arrangiamenti, sempre all’avanguardia, di Nicola De Simone in arte “Mr Niko” e Jerzy Sporys in arte LuPulakk che con le loro chitarre improntate sul rock avvolgono la voce di JahComazzo e gli organi e le tstiere di “Vince” I PSS quindi sono una formazione che è il frutto di una vasta cultura musicale che permette di rivestire di un velo di novità un genere come il reggae che tanto ha da dare ad un territorio ricco di cultura come il nostro. Ora, non vi resta che ascoltare i brani tratti dal primo lavoro Live dei PSS… L’atmosfera avvolgente del reggae made in Hatria vi circonderà di vibrazioni positive e suoni trascinanti….STAY ROOOOOOOOTSSSS!!!!!!
  • Pepticon Blues Lovers, Con questo jingle improvvisato per pubblicizzare una specie di acqua tonica chiamata Pepticon, il grande bluesman B.B. King riuscì ad essere assunto come dj in una radio americana (WBA) e registrare il primo di una lunga serie di dischi che poi gli hanno comportato una fama ed un successo planetario.Su questa “ironica casualità” si muove il progetto di questa band; la musica di B.B. King è il riferimento principale dunque il classic blues diventa rhythm ‘n blues (Memphy’s blues) per via della presenza dei fiati; tuttavia il genere blues viene interpretato anche in altre sue diverse declinazioni come lo “shuffle” del Chicago Style o come il blues degli Stati del Sud come la Louisiana dove con le contaminazioni francesi il blues di New Orleans è “cajun” ed assume i toni di calde ed allegre marce sincopate ed incalzanti. Il risultato è una musica energica e frizzante, spesso dall’intenzione funky, con il giusto calore per coinvolgere l’ascoltatore!
  • Assalti Frontali,Titolo: “Profondo rosso”.Anno 2011. L’Italia è in bancarotta economica, sociale e politica, la crisi trascina tutti a fondo e Assalti Frontali ci porta nel “Profondo rosso”. Altro che “Qui non si fa politica”, come si scriveva nei bar ai tempi del fascismo, qui se ne fa in ogni canzone e si combatte con il rap e la musica. E che poesia! E che suoni! In copertina torna il lupo, che ha rappresentato l’epopea del periodo “Banditi” e che evoca dentro di noi il richiamo della foresta, quella legge primordiale che ci spinge a combattere con tutte le forze per non soccombere nella lotta per la sopravvivenza. Il lupo ha oggi una dimensione planetaria e davanti due direzioni: Dead St. e Life st. Da una parte la morte sociale ed economica, dall’altra la vita nella sua ricchezza che aspetta solo l’occasione giusta e il via libera collettivo per esplodere come il 14 dicembre a Roma (Bum! Bum! Bussiamo al parlamento – Roma meticcia). Queste dieci tracce nascono nei sound system clandestini che assalti frequenta e organizza dentro ex concessionarie, ex salumifici, dentro i centri sociali occupati, con gli studenti in difesa della scuola e dell’università pubblica, nei campi rom. Pionieri del rap in Italia, “Profondo rosso” è l’ottavo cd per Assalti Frontali. I precedenti sono: Batti il tuo tempo (Onda Rossa Posse), Terra di nessuno, Conflitto, Banditi, Hsl, Mi sa che stanotte, Un’intesa perfetta. Militant A, padre di due bimbe (e in attesa di un terza figlio), scrive questi dieci pezzi rap che descrivono uno scenario da “Profondo rosso”, angoscia per la precarietà totale che ci invade e rende schiavi delle banche, dei padroni alla Marchionne, dei governi vampiri di bene pubblico. Ma anche “Profondo rosso” come passione potente per mettersi in gioco e cambiare il mondo con le proprie mani. In questo disco continua anche il filone rap rivolto ai bambini (e geniale per i più grandi) inaugurato con il precedente “Rap di enea”. Deliziosa è “Sono cool questi rom”, canzone sui bambini rom non autorizzati che vanno a scuola sempre col sorriso sulle labbra malgrado le loro condizioni di vita farebbero impazzire qualsiasi italiano dopo due giorni. E “Storia dell’orso Bruno”. La poesia tipica di Assalti prende il sopravvento in “Spugne”, “Lampedusa lo sa”, “Mamy”, quest’ultima scritta per lo spettacolo teatrale “Madama cie incontra Roma meticcia” di e con Alessandra Magrini, a cui hanno partecipato Militant A e Pol G nell’estate scorsa. Pezzo ispirato alla storia di Mabruka Mimuni, suicida nel maggio del 2009 dentro il Cie di Ponte Galeria. Pol G. dj, componente anche del gruppo Brutopop, in quest’ultimo anno attivo con I Primati, band di basic punk’n’roll dedita ai live, che sta lavorando ora ad un primo, primitivo  album. Bonnot, firma la produzione musicale di tutti i pezzi rivelandosi nel 2011 come una realtà di primo piano del panorama musicale italiano. Dopo il suo disco solista “Intergalactical” per questo nuovo disco di Assalti Frontali fa un ulteriore salto di qualità e passa da pezzi elettronici (“Profondo rosso”) a ballate acustiche (“Lampedusa lo sa”) a irresistibili hit hip hop (“Banditi nella sala).  Foto allegata

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