Cultura & Società

Martinsicuro. Giulio Borrelli al Martinbook Festival

Giulio Borrelli al Martinbook Festival

Il giornalista Rai è a Martinsicuro venerdì 15 luglio per presentare “Le mani sul Tg1”, in cui ripercorre la storia, i meccanismi e i retroscena del Tg1 dal 1989 ad oggi. In programma anche gli incontri con gli autori Antonio Pascale e Simone Gambacorta

Entra nel clou degli eventi il Martinbook Festival, con l’arrivo nel fine settimana dei giornalisti Giulio Borrelli (venerdì 15 luglio) e Mario Giordano (sabato 16 luglio). Proseguono intanto gli incontri con gli autori che ogni sera si alternano sul palco allestito presso la Rotonda Las Palmas di Martinsicuro.

Giovedì 14 luglio, a partire dalle ore 21, tornano i laboratori ludico-creativi per bambini di Baby Land World (a cura della Libreria Mondadori e della scuola di fumetto “Adriatica”). Un appuntamento che replica anche venerdì, sempre dalle ore 21.

La serata di giovedì prosegue alle 21,30 con l’intervista allo scrittore Antonio Pascale (moderatore Dimitri Ruggeri), e a seguire il progetto “Percorsi Obliqui”, con il reading musicale e letterario “Monk my dear”.

Venerdì 15 luglio ospite d’eccezione del Martinbook Festival è il giornalista del Tg1 corrispondente Rai a New York Giulio Borrelli che, alle 21,30, presenterà il libro “Le mani sul Tg1” (moderatore Lucio Valentini) in cui ripercorre la storia, i meccanismi e i retroscena del Tg1 dal 1989, quando era direttore Bruno Vespa, fino all’attuale era Minzolini.

Seguirà alle 23 Simone Gambacorta con “La luna è ancora nascosta. Conversazioni su Ennio Flaiano” (moderatrice l’editrice Paola Vagnozzi), una raccolta di interviste sullo scrittore, a cento anni dalla sua nascita, rilasciate a Gambacorta da critici che ne hanno studiati e scrutato a fondo l’opera.

Martinbook Festival

www.martinbook.it

GIOVEDI’14 LUGLIO

ANTONIO PASCALE

Giornalista e scrittore. Ha pubblicato tra l’altro: La città distratta (Einaudi, 2001 – Premio Onofri, Premio Elsa Morante-isola di Arturo), La manutenzione degli affetti (Einaudi, 2003 – Premio Lo Straniero, Ostia, Premio Chiara, Premio Napoli, cinquina Premio Viareggio) e Passa la bellezza (Einaudi, 2005), S’è fatta ora (Minimum Fax, 2006), Non è per cattiveria. Confessioni di un viaggiatore pigro (Laterza, 2006), L’isola nave e la memoria degli ultimi marconisti (La Riflessione, 2007), Scienza e sentimento (Einaudi, 2008), Solo in Italia (Contrasto DUE, 2008).

Ha curato la raccolta di racconti The best off 2005 per Minimum Fax. Collabora con Radio 3 Rai, il Diario della settimana, lo Straniero e il Mattino.

PERCORSI OBLIQUI. Monk my Dear

Il progetto nasce come studio ed esplorazione armonica sulla chitarra delle composizioni di Thelonious Monk.

Monk è probabilmente il più geniale e originale compositore jazz, le sue linee spigolose e sghembe offrono innumerevoli spunti sia nell’improvvisazione che nei possibili arrangiamenti, tuttavia sono così pregne dell’arte monkiana da non consentire di allontanarsene troppo.

I brani sono rivisitati nella stringata formazione del trio chitarristico più voce. Nei 5 brani cantati, l’intervento vocale sottolinea ancor di più l’obliqua bellezza delle linee melodiche e l’apparente dicotomia con l’armonia che la sostiene.

VENERDI’ 15 LUGLIO

GIULIO BORRELLI

Dal 1978 giornalista per il Tg1 della Rai. Conduce per diversi anni il telegiornale della mezzasera, e poi l’edizione delle 13.30. Ideatore ed anchor-man di trasmissioni e servizi di approfondimento sulle principali vicende italiane, nel 1994 diventa caporedattore del TG1 e dal 1995 conduce l’edizione delle 20 dello stesso telegiornale. Nel 1997 pubblica per Rai-ERI il libro Palcoscenico Italia, l’anno dopo diviene direttore del Tg1. Nel 2000 lascia la direzione e diventa corrispondente e responsabile della sede Rai di New York. Nel 2005 pubblica il libro Uragano W. che racconta la storia contemporanea dopo l’undici settembre. Nel 2010 pubblica Le mani sul Tg1, in cui racconta gli ultimi anni della storia del telegiornale dal punto di vista di un interno.

“Le mani sul Tg1”

«Negli ultimi 15 anni sono stati nominati dieci direttori al TG1. Solo tre possono essere considerati professionisti interni all’azienda. Uno ha fatto la spola tra la Rai e Mediaset. Gli altri, ben sei, sono giornalisti approdati dall’esterno a dirigere la testata italiana più importante, con scarsa esperienza televisiva e nessuna pratica nel servizio pubblico. Qualcosa vorrà pur significare».

Nel libro il giornalista ripercorre la storia del Tg, dal 1989, quando il direttore era Bruno Vespa, all’era Minzolini, quella in cui il telegiornale di riferimento degli italiani è andato incontro agli ascolti più bassi della sua storia recente.

Il libro di Borrelli svela, per la prima volta, in modo documentato, meccanismi interni, retroscena, episodi sconosciuti o rimossi e riporta fondamentali elementi di analisi e di interpretazione per comprendere le logiche di funzionamento della testata ammiraglia, legate non solo alla politica.

SIMONE GAMBACORTA

E’ giornalista, dal 2001 scrive stabilmente di libri e letteratura per la carta stampata, in televisione e nel web. Per tre anni è direttore del Festival letterario Lib[e]ri, dal 2006 siede nella giuria del Premio Teramo. È Socio della Deputazione Abruzzese di Storia Patria e componente del Comitato di Studi Storici della Banca di Teramo. È stato consulente per le edizioni Tabula Fati (Chieti) e attualmente dirige la collana di narrativa per la casa editrice Ricerche & Redazioni di Teramo. Organizza e cura rassegne letterarie e tiene corsi di scrittura creativa e scrittura giornalistica in licei e in altre sedi. Ha vinto il prestigioso Premio Flaiano per la Critica 2010.

“La luna è ancora nascosta. Conversazioni su Ennio Flaiano”

Il volume è una raccolta di interviste su Ennio Flaiano, a cento anni dalla sua nascita (1910 – 2010), rilasciate a Gambacorta dai critici Vittoriano Esposito, Renato Minore, Giuseppe Rosato e Lucilla Sergiacomo che ne hanno studiati e scrutato a fondo l’opera.

Le conversazioni raccolte nel libro restituiscono la fisionomia più autentica di Flaiano e ne evidenziano la bruciante attualità, in ossequio alla concezione che Gambacorta ha dell’intervista quale strumento di divulgazione.

image_pdfimage_print
Condividi:

Leave a Comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Controllo anti spam: * Time limit is exhausted. Please reload CAPTCHA.