PROGRESSO GIULIESE
Dopo pochi giorni dal varo della nuova Giunta si evince che non c’è stato nessun rilancio .
Prima ancora che Progresso Giuliese si costituisse come gruppo, Ciafardoni, Maddaloni e Sacconi avevano contestato seppur sottovoce altre delibere di Giunta non condivise con i consiglieri.
Ad esempio quelle sulla gestione delle spiagge libere, oppure la delibera sui frustoli ancora la delibera sulle monetizzazioni, dove solo grazie ad un emendamento si è deciso di ritornare in consiglio per le approvazioni finali anziché lasciare discrezionalità decisionale alla giunta.
Di recente abbiamo contestato il bando sui parcheggi a pagamento pubblicato sul sito istituzionale prima che i consiglieri lo potessero valutare.
Ora si delibera un bando sulla pubblicità sonora e la giunta dopo le lamentele di gruppi dell’opposizione e operatori del settore, revoca la delibera.
Una delibera non votata dall’assessore interessato perché assente alla seduta, e che presente in trasmissione alla radio locale, incalzato dalle domande dice di non saperne nulla!!!
Ma i verbali delle sedute di giunta esistono? Gli assessori pianificano le loro attività? Forcellese sapeva che si deliberava quel giorno la pubblicità sonora?
Perché chiedere le dimissioni solo di Forcellese e Ruffini, tra gli assessori più positivi anche a detta del sindaco, e non di tutta la Giunta che quella delibera l’ha votata?
Soprattutto perché concedere fiato alle trombe dell’opposizione, continuando a commettere questi errori, anziché cercare un confronto con i propri rappresentanti di maggioranza, intensificando il coinvolgimento dei consiglieri.
I quali dovrebbero avere il coraggio e la forza di riprendersi il proprio ruolo, quello di discutere la linea amministrativa e indicare alla giunta quale percorso eseguire.
Purtroppo in questa amministrazione, spesso ciò non avviene, una giunta plenipotenziaria decide da sola senza consultare i consiglieri.
Era questo il maggior coinvolgimento di cui parlavamo, questo il bisogno di maggior collegamento tra consiglieri e assessori che più volte abbiamo chiesto a gran voce, purtroppo inascoltati.
Si sa: sbagliando si impara, almeno speriamo che di questi errori qualcuno ne faccia tesoro.