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Budapest. C’è un po’ d’Abruzzo nell’importante conferenza NetONets 2011 in programma a Budapest il prossimo 7 giugno. Tra gli organizzatori figura, infatti, il ricercatore e scienziato teramano Marco Santarelli, associato di ricerca del CNR presso l’Istituto dei Sistemi Complessi.

C’è un po’ d’Abruzzo nell’importante conferenza NetONets 2011 in programma a Budapest il prossimo 7 giugno. Tra gli organizzatori figura, infatti, il ricercatore e scienziato teramano Marco Santarelli, associato di ricerca del CNR presso l’Istituto dei Sistemi Complessi.

Scopo della conferenza è quello di far incontrare la comunità scientifica della Scienza della Complessità con la comunità della Protezione Infrastrutture Critiche allo scopo di favorire il mutuo scambio dei risultati delle rispettive attività scientifiche. E’ questo lo scopo di NetONets 2011 il workshop in programma a Budapest il prossimo 7 giugno.

L’incontro, che si svolgerà nel Central European University di Nador
9 H-1051 Budapest, in Ungheria, è stato organizzato dall’AIIC (Associazione Italiana esperti in Infrastrutture Critiche) in collaborazione con il CNR e l’ENEA.

NetONet 2011 nasce dall’idea di Antonio Scala del CNR/ISC, ed è stato organizzato in collaborazione con il coordinatore Guido Caldarelli e il ricercatore Marco Santarelli. Figurano tra gli organizzatori anche il Presidente dell’AIIC Sandro Bologna. La giornata studio è stata organizzata grazie anche alla collaborazione di Gregorio D’Agostino e di Vittorio Rosato dell’ENEA, nonchè del noto fisico ungherese Imre Kondor della Eotvos University.

“La conferenza – sottolineano gli organizzatori – ha lo scopo di far incontrare i massimi esperti per uno scambio di conoscenze al fine di evitare il Rischio Sistemico, che in finanza indica il pericolo di collasso di un intero sistema finanziario o mercato. Il normale svolgersi delle attività quotidiane nella nostra società dipende dal Infrastrutture Critiche come le telecomunicazioni, le reti di distribuzione delle derrate alimentari, i trasporti. La maggior parte di tali infrastrutture sono Reti e quindi passibili di Rischio Sistemico: ad esempio i black-out cui sono soggette  le reti elettriche”.

“Al fine di proteggere le fondamenta della nostra società, – continuano gli organizzatori – sono state sviluppate diverse metodologie per analizzare e simulare il comportamento sotto stress delle principali infrastrutture tecnologiche come le telecomunicazioni, le risorse idriche, l’energia e i trasporti. La conferenza si pone l’obiettivo di creare un ponte fra la comunità degli esperti in Infrastrutture Critiche e quella degli studiosi di Reti Complesse, per creare una visione condivisa e porre le basi per un approccio integrato multi-scala alla Governance delle Infrastrutture Critiche”.
“Al momento, – concludono gli organizzatori – le conoscenze tecnologiche sono disperse fra gli esperti di diversi settori. Per potere invece predisporre una risposta globale a eventi indesiderati che impedisca l’effetto domino nelle organizzazioni sociali  serve un linguaggio comune che permetta di integrare il sapere dei vari settori e descriverne le reciproche dipendenze”.
La conferenza sarà introdotta e conclusa da professionisti del settore quali: Laszlo Barabassi e Alessandro Vespignani. Quest’ultimo concluderà l’incontro con la presentazione dell’iniziativa europea “Future ICT”, progetto che ha per scopo la creazione, nei prossimi dieci anni, di osservatori, centri di ricerca e modelli per prevedere le crisi: dai terremoti alle crisi finanziarie.

Interverranno ricercatori ed esperti di chiara fama internazionale quali: il professore superemerito della Boston University nonché fondatore dell’econofisica H. E. Stanley e il professor esperto in infrastrutture critiche Wolfgang Kröger.

Presenti inoltre: Marcello Masera dell’Institute for the Protection and Security of the Citizen, Joint Research Centre, European Commision, che relazionerà sulle infrastrutture critiche; il direttore del Center for Nonlinear Studies / Theory Division Los Alamos Nationa Lab, Stephen Eubank che interverrà con una relazione dal titolo: “Experience and lessons learned in critical infrastructure decision informatics”.

Relazioneranno sulle reti elettriche e reti intelligenti (Power Grids e Smart Grids) esperte del settore quali: Sakshi Pahwa, Mina Youssef, Caterina Scoglio e Noel Schulz. Titolo del loro intervento: “Mitigating cascading failures in power grids. Targeted load reduction and islanding”. Raissa D’Souza, Charles Brummitt e Elizabeth Leicht affronteranno il tema: “Percolation and sandpile cascades on interacting network. A heuristic model for coupled power grid”.

Sulla distribuzione idrica relazioneranno: Alireza Yazdani e Paul Jeffrey. Affronteranno il problema  con un intervento dal titolo: “Exploring water distribution – infrastructure resilience using directed and weighted network models”.

Sarà presente anche lo studioso Yukio Hayashi che proporrà uno schema per realizzare una rete wireless geografica auto organizzantesi che sia in grado di resistere di fronte a catastrofi naturali e che supporti le infrastrutture critiche durante le emergenze. Il suo intervento è titolato: “A self- organized design of efficient and strong robust communication networks”.

L’aspetto delle reti finanziarie sarà toccato dal direttore del IMT di Lucca, Fabio Pammolli. Sullo stesso argomento interverranno Ines Salpico e Kimmo Soramaki, titolo del loro intervento è: “Visualizing Complex Financial Networks. New under standing of the financial System and implications for policy makers”. I coreani Kwang – Il Goh, Kyu-Min Lee e In-Mook Kim affronteranno il tema con una relazione titolata “Multiplex Modeling of Cascade Dynamics on the Global Economic System”.

Sul tema Information & Communication Technologies relazioneranno Roberto Filippini e Andres Silva. Il loro intervento è titolato: “Resilience assessment for  networked systems and infrastructures. A new modelling frame work”. Interverrà inoltre il consigliere dell’AIIC Emiliano Casalicchio che relazionerà sul tema: “DeDALO: a framework for distributed systems  dependencies discovery and analysis”.
“Una giornata importante – concludono gli organizzatori – occasione di confronto finalizzata a predisporre una risposta globale a eventi indesiderati per evitare l’effetto domino nelle organizzazioni sociali”.

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