Come Sinistra Ecologia e Libertà, siamo costretti ad intervenire di nuovo per ribadire posizioni già note e su cui è necessario, a questo punto, prendere impegni e soprattutto essere concreti nel portarli subito a compimento.
La Regione Abruzzo nel rispondere alla interrogazione consiliare di Walter Caporale sulla titolarità della discarica Grasciano 2, ha dichiarato chiaramente due cose:
1) che l’autorizzazione (AIA) rilasciata a Sogesa non è realizzabile perché manca la disponibilità dell’area (ed in pratica non vale nulla);
2) che la titolarità della discarica, in quanto inserita nel PPGR, debba essere del CIRSU;
Pertanto la domanda che poniamo è la seguente : cosa aspettano i due c.d.a., di cui uno pubblico (CIRSU) e l’altro a maggioranza pubblica (SOGESA) ad assumere i dovuti provvedimenti tecnico – amministrativi per riportare la titolarità della nuova discarica da Sogesa a Cirsu?
E’ un percorso obbligato, nell’interesse di entrambe le società per continuare l’attività e risanare i bilanci prima che sia troppo tardi. L’immobilismo nefasto degli organismi dirigenti ha già prodotto molti danni per il pubblico e pregiudicato, speriamo non irrimediabilmente, il futuro dei lavoratori di Sogesa e del servizio che svolgono per i cittadini dei Comuni del Cirsu e della provincia.
Come S.E.L. sollecitiamo perciò Cirsu e Sogesa, ma anche i Sindaci, a volturare subito l’autorizzazione per la discarica di Grasciano 2 in capo al Cirsu ed a predisporre un piano industriale di rilancio delle attività del polo tecnologico e della raccolta “porta a porta”, anche sulla base degli introiti futuri della discarica.
Ovviamente anche la Regione Abruzzo deve fare la sua parte e assumersi le sue responsabilità fino in fondo contribuendo in modo significativo all’adeguamento strutturale degli impianti del Cirsu definiti “strategici” per l’intera provincia di Teramo dallo stesso Piano Regionale dei Rifiuti.
Sinistra Ecologia e Libertà – Federazione di Teramo
