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Italia. PRESCRIZIONE PER I CORROTTI CENSURA PER I COMUNISTI QUESTA E’ L’ITALIA DEL BIPOLARISMO

PRESCRIZIONE PER I CORROTTI
CENSURA PER I COMUNISTI

QUESTA E’ L’ITALIA DEL BIPOLARISMO

Oggi pomeriggio parteciperemo al presidio indetto dai nostri partiti e dalla Federazione della Sinistra davanti alla sede regionale della RAI in via De Amicis a Pescara a partire dalle 17,30.

Era ora che i nostri partiti cominciassero a far sentire lo sdegno per una situazione intollerabile di sistematico oscuramento sui tg e nei talk show del servizio pubblico.

Manifesteremo contro l’ennesima legge vergogna salva-ladri e contro la censura che ha cancellato dagli schermi televisivi nazionali la sinistra anticapitalista e comunista.

I risultati del bipolarismo sono l’impunità per i corrotti e la cancellazione dal parlamento della sinistra di classe.
Come comunisti ci siamo sempre battuti a difesa della libertà di stampa e contro tutti i tentativi berlusconiani di limitarla.

Ma non possiamo tacere il fatto che la censura nei nostri confronti è bipartisan, frutto della congiunzione tra anticomunismo berlusconiano e volontà del centrosinistra di liberarsi di chi non intende mettere la propria autonomia al servizio di De Benedetti, Montezemolo, Della Valle, Marcegaglia e Marchionne.

Se è comprensibile il tentativo di cancellarci da parte della grande stampa padronale non è tollerabile che il servizio pubblico, pagato dai cittadini, persegua la completa cancellazione della sinistra non omologata.

Nelle ultime elezioni di carattere nazionale (europee 2008) i nostri partiti hanno raccolto il 3,4%, più di un milione di cittadini e cittadine che pagano il canone ma sono stati cancellati da tutti gli spazi di informazione e dibattito televisivo.

Il completo oscuramento mediatico che subiamo da parte del servizio radiotelevisivo pubblico con una presenza, secondo i dati degli osservatori dello 0,000…, è volto a perpetuare la situazione anomala che si è creata nel 2008 con l’esclusione dei comunisti dal parlamento per la prima volta nella storia repubblicana.

Checchè ne dica Fabio Fazio, che farebbe bene a scusarsi con un milione di italiani onesti, noi esistiamo e resistiamo.

Maurizio Acerbo, consigliere regionale PRC

Antonio Saia, consigliere regionale PdCI

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