Sinceri Auguri Italia! Sinceri Auguri ai 50mila disoccupati e precari della provincia di Teramo. Siamo già in cammino verso i 200 anni dell’Unità d’Italia federale. Lega Nord:“La priorità del Diritto di Cittadinanza per disinnescare la polveriera mediterranea e l’invasione in atto dal Nord Africa verso l’Italia”.
Viva l’Italia Federale! Per Grazia di Dio e della Nazione, i giorni del 17-20 marzo 2011 segnano anche il nostro cammino (oggi più uniti e coesi che mai) verso i 200 anni dell’Unità d’Italia. Con il Federalismo finalmente in vigore per costruire una Nazione dei diritti e dei doveri in grado di risolvere tutti i problemi storici ereditati soprattutto dagli eredi dei fondatori. Che direbbero i Padri della Patria se potessero davvero parlare in diretta tv, invece di dar fiato a gente che presume di conoscere la Storia d’Italia?
L’auspicio della Lega Nord Segreteria Provinciale di Teramo è che dopo queste date altamente significative da un punto di vista storico (gli Italiani ci sono sempre stati, anche prima dell’Unità politico-amministrativa del Regno di Vittorio Emanuele II, Re di una parte d’Italia dal 17 marzo 1861) finiscano anche le inutili polemiche di chi è a corto di argomentazioni e di memoria.
La catastrofe sismica nipponica dell’11 marzo 2011 (Mw=9, tsunami, decine di migliaia di morti e feriti) è ancora viva nei nostri cuori: oggi vogliamo essere anche tutti Giapponesi per esprimere il nostro cordoglio alle vittime, la nostra vicinanza e solidarietà a un grande Popolo, al suo 125° Imperatore, Akihito, a quanti stanno alleviando le sofferenze dei feriti, a quanti stanno scongiurando a prezzo della propria vita la ben più apocalittica catastrofe nucleare di Fukushima.
Sinceri Auguri Italia! Sinceri Auguri ai 50mila disoccupati e precari della provincia di Teramo che in questi giorni di festa “comandata” hanno poco o nulla da festeggiare nelle loro famiglie sempre più povere. Perché il lavoro non solo manca, ma quel poco è per gli stranieri, stavolta per “grazia” dei politici della Prima repubblica. Come Lega dobbiamo occuparci dell’unica cosa che vogliono veramente tutti i cittadini dal Nord al Centro al Sud d’Italia: realizzare le riforme per cambiare finalmente questo Paese, renderlo più moderno ed efficiente come le più grandi Democrazia su questa Terra. Stop alle guerre ed all’industria di morte che abbiamo ereditato dalla Rivoluzione francese! E questo è sicuramente il servizio migliore che possiamo fare già oggi per i nostri giovani e nascituri affinché i prossimi decenni siano di pace e sviluppo. Magari non siamo presenti alle commemorazioni ufficiali, come Lega Nord, ma siamo attivi sul territorio in mezzo alle persone. A nostro modo di vedere le strumentalizzazioni costruite contro la Lega sui 150 anni dell’Unità d’Italia alle quali abbiamo assistito in questi giorni, non servono a nulla. È giusto rispettare la posizione di tutti, sia di chi partecipa a questa ricorrenza sia di chi non lo fa. L’Italia è un Paese che aveva 100 miliardi di euro di tasse, pagate da tutti i cittadini, all’insegna dell’inefficienza determinata dalla spesa storica e dalla scarsa trasparenza e che ora, invece, sta andando verso il Federalismo fiscale, attraverso i decreti legislativi, all’insegna dell’autonomia e della responsabilità nella coesione nazionale.
I protagonisti diventano i Comuni, le Province, le Regioni. Si sta lavorando sul ruolo di un ente intermedio, come la Provincia, che ha un senso nel momento stesso in cui diventa un riferimento per il territorio. Ci sono delle Province che hanno un senso, perché rappresentano appunto l’ente intermedio tra l’ente locale e la Regione. Un altro senso possono averlo altre Province che, invece, sono sostituite da altre entità, come le Città metropolitane. Dal 2014 alcuni tributi statali sono assorbiti nelle imposte municipali propria e secondaria, senza nessun aggravio per il contribuente. Il decreto sul fisco comunale riduce però anche le altre imposte: ricordiamo che con la cedolare secca l’imposizione sui redditi da affitto passa al 19 e al 21 per cento, rispetto ad un’aliquota che oggi può superare il 40 per cento. Con il SI al Federalismo municipale dimostriamo che il cammino delle riforme va avanti spezzando le catene del centralismo. Le opposizioni, invece, continuano a fare l’ennesima brutta figura votando ancora una volta contro il federalismo. Finalmente i soldi delle tasse non andranno più tutti a Roma ma rimarranno sul territorio a disposizione dei nostri Sindaci per garantire servizi migliori ai cittadini.
Giulio Geminiani, responsabile sindacale della Lega Nord Abruzzo, commentando la vera e propria catastrofe umanitaria in corso, le notizie più che allarmanti provenienti da Tripoli e da Bendasi e il rischio di un milione di profughi in arrivo dal Nord Africa, dichiara:“come Lega Nord Abruzzo l’avevamo preconizzato, annunciato e scritto: la crisi della globalizzazione dei mercati in Europa ha già dato segnali preoccupanti in Paesi come la Grecia, Portogallo, Irlanda, Spagna, Cipro, Malta, ecc., di certo non risparmia l’Italia, con ripercussioni anche in Abruzzo. L’invasione cinese, il lavoro nero, la disoccupazione galoppante è sotto gli occhi di tutti. Ora ci troviamo ad affrontare un’emergenza senza precedenti dovuta a vere rivoluzioni in tutta l’Africa. L’Italia è la più esposta ad esodi di dimensioni bibliche, cosa dobbiamo e possiamo fare? Il rischio di trovarci coinvolti ad una condizione di collasso del sistema nel nostro Paese non è infondato. Il sostegno promesso dall’Europa non è immediato né risolve il problema pertanto non rimane che aiutare, nei loro Paesi di origine, coloro che fuggono”. La soluzione politica della Lega Nord Abruzzo è lapalissiana. “Oggi una Politica di fermezza e controllo nell’applicazione fedele della Bossi-Fini diviene inevitabile. La gestione deve essere il punto fermo di tutte le Regioni, Province e Comuni d’Italia. Inoltre, ribadiamo il riconoscimento del DIRITTO DI CITTADINANZA per disinnescare la polveriera mediterranea e per non trovarci spiazzati di fronte a centinaia di migliaia di fuggiaschi provenienti dall’area africana che verranno dichiarati rifugiati politici con leggi a loro tutela. Oltre tutto non possiamo accettare il ricatto in atto e minacciato circa l’incoraggiamento di sbarchi di clandestini presso le nostre coste da parte dei governi dittatoriali, messi in crisi dalle loro popolazioni. La Politica italiana (quella vera che ha ed offre elementi di previsione strategica degli eventi, non l’ipocrita demagogia di comodo, approntando soluzioni pacifiche concrete) deve concretamente salvaguardare i nostri connazionali perchè non vogliamo che le “rivoluzioni” in atto verso poteri tirannici presentino il conto a casa nostra. Questo non deve essere consentito a nessuno e non lo possiamo assolutamente permettere. La nostra popolazione italiana rimane e rimarrà la priorità su tutto e non possiamo consentire con l’attuale crisi economica ed una disoccupazione giovanile al 29%, di pagare per colpe non nostre”.
La Lega Nord Abruzzo sollecita un intervento al massimo livello, che consenta all’Italia di giocare un ruolo da protagonista nella Ue per individuare ed accompagnare la soluzione a questa “crisi biblica”, per mettere tutta l’area mediterranea in sicurezza. La Questione Mediterranea è stata fin troppo trascurata dall’Unione Europea. Gli Stati Uniti d’America giocano ovviamente un ruolo-chiave nella soluzione dell’emergenza. Ma la situazione attuale di crisi può fornire l’opportunità per la nascita di una nuova Europa Politica affinché i sei Paesi rivieraschi costituiscano un vero e proprio Gruppo di cooperazione e solidarietà permanente, per lo scambio di informazioni e di valutazioni nonché per l’aiuto immediato e reciproco tra i nostri Paesi, nei casi di crisi e di emergenze come quella che si profila. La stima preliminare dei possibili nuovi sbarchi, ricavata anche sulla base della presenza nella Libia, finora guidata dal colonnello Gheddafi, di circa 2 milioni e mezzo di immigrati nordafricani, va senz’altro corretta: solo il 10-15% potrebbe approfittare della situazione per immigrare clandestinamente in Europa. E sarebbero comunque numeri considerevoli. Tuttavia, come Lega Nord, temiamo che dietro la speranza di molti cittadini del Nord Africa che scendono in piazza per avere democrazia e riforme, vi sia chi sogna l’affermarsi di nuovi regimi a carattere teocratico (il Gran Califfato). Come Lega Nord speriamo che prevalgano le istanze dei cittadini per il bene e per il trionfo della vera democrazia in quei Paesi affinché nessuna violenza possa più colpirli. Non è solo nostro il timore che tutto il Nord Africa possa diventare una sorta di nazione consacrata all’Islam più virulento ed aggressivo. La grande scrittrice e giornalista Oriana Fallaci lo aveva preconizzato molti anni fa. I suoi libri e le sue interviste dimostrano che tutto era perfettamente prevedibile. Sarebbe gravissimo se strumentalizzando il vento liberale e le famose tre “I” (Internet, Inglese, Impresa) in salsa globale, le formazioni politico-religiose più radicali, magari per affrontare e risolvere i problemi di milioni di giovani disoccupati africani, puntassero a costituirsi in superpotenza islamica. L’elefante iraniano è appena entrato con le sue navi da guerra nella cristalleria mediterranea! Gli esiti sono imprevedibili. Le rivoluzioni in atto in Tunisia, Egitto ed ora in Libia sono un autentico terremoto geopolitico che per l’Unione Europea ha conseguenze diplomatiche, economiche e sociali dirompenti. Ma in Italia hanno un effetto ancora più diretto. Siamo i più esposti agli esodi di massa, con i problemi che conosciamo, a partire dai costi, fino ai problemi relativi alla sicurezza e alle tensioni sociali che, comunque, generano. I disoccupati italiani potrebbero dare il bacio dell’addio alle loro speranze di un lavoro vero, di fronte a giovani nordafricani che sanno parlare almeno quattro lingue. La Lega Nord intende scuotere dal torpore un’Unione Europea che ha i suoi limiti nel proporsi solo come “unione” monetaria, perché in Politica estera deve sicuramente ancora esprimersi con più convinzione.
Teramo, lì 17 Marzo 2011 Segreteria Prov.le Lega Nord Abruzzo