Cultura & Società

Message is the Bottle: Concorso creativo per il design di una bottiglia per l’acqua di rubinetto Quale messaggio nella bottiglia?

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Ap – Concorso


Message is the Bottle: Concorso creativo per il design di una bottiglia per l’acqua di rubinetto

Quale messaggio nella bottiglia?

di David Ferrante

Publiacqua insieme a Controradio, IED (Istituto Europeo di Design – Firenze) e Legambiente Toscana con il supporto di Confcommercio, Confesercenti, Federalberghi, Assovetro ha indetto un «Concorso creativo per il design di una bottiglia per l’acqua di rubinetto» intitolato «Message is the Bottle». Si tratta di un concorso per creare una bottiglia da un litro in vetro riciclato che invogli a bere l’acqua del rubinetto.

La bottiglia vincitrice verrà prodotta e distribuita con la finalità d’incentivare, grazie al contenitore di alta qualità funzionale ed estetica, l’uso quotidiano dell’acqua di rubinetto in sostituzione di quella imbottigliata. Iniziativa intrapresa anche in considerazione del periodo in cui viviamo caratterizzato dalla forte crisi economica e dalla grave emergenza rifiuti. Quindi, evitando il trasporto dell’acqua imbottigliata, appoggiando la logica “Km Zero”, si ridurrebbero i livelli d’inquinamento atmosferico da gas di scarico dei veicoli, bevendo acqua di rubinetto di risparmierebbe non acquistando quella minerale e usando vetro riciclato si darebbe una mano allo smaltimento dei rifiuti.

Simpatica iniziativa alla quale potrebbero partecipare coloro con capacità artistiche che, anche se il primo premio è solo un computer IPad, potrebbero vedere la bottiglia da loro creata sulla tavola degli italiani. Per chi fosse interessato il bando scade il 24 settembre ed è reperibile dal sito web www.acquadelrubinetto.it.

Certamente un progetto dai positivi intenti volendo salvaguardare l’ambiente proponendo il riciclaggio del vetro, la riduzione dell’inquinamento limitando il trasporto gommato e la buona consuetudine di bere acqua del rubinetto evitando l’acquisto dell’acqua imbottigliata, abitudine dalle connotazioni fortemente consumistiche in considerazione della traboccante quantità di fiumi presenti sul territorio italiano.

Ma trattando di acqua si rinnovano prepotentemente problematiche di non poco conto. In primo luogo si dovrebbe garantire la qualità dell’acqua di rubinetto troppo spesso al gusto di terra e cloro, quando non mancano persino sostanze velenose. In secondo luogo resta il gravissimo problema della privatizzazione delle acque che porta in se la paura dei costi e soprattutto e drammaticamente un potere immenso nelle mani di un privato.

Quindi ben venga la creatività, il riciclo, i kmzero e l’acqua del rubinetto ma in una società in cui l’acqua, l’energia, le reti fisiche della comunicazione siano pubbliche e in cui il benessere della popolazione sia garantito e non barattato.

New York: Londra: Milano:

Lino Manocchia, Linoman98@aol.com Emiliana Marcuccilli, emilianamarcuccilli@libero.it Alessandra Nigro alessandra.nigro@gmail.com

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