Cultura & Società

Villamagna. Domenica 29 agosto torna la storica rievocazione del santo abruzzese con la suggestiva rappresentazione del miracolo del lupo.

Festa di San Domenico

Domenica 29 agosto torna la storica rievocazione del santo abruzzese con la suggestiva rappresentazione del miracolo del lupo.

La suggestiva cittadina di Villamagna farà da cornice, domenica 29 agosto, alla storica festa di San Domenico e alla rappresentazione del miracolo del lupo.

Un’intera giornata dedicata al santo, figura al quale la terra d’Abruzzo è particolarmente affezionata. Nato a Foligno e morto a Sora, dopo aver a lungo girovagato per la Marsica, entrò  a far parte della famiglia dei Celestini, della famosa Badia presso Sulmona. Questo spiega la sua grande popolarità presso il piccolo centro di Cocullo dove la tradizione ambienta il “miracolo del lupo” che ogni quarta domenica di agosto viene rievocato a Villamagna e, in forme molto simili, anche a Pretoro nella prima domenica di maggio.

Ma il decreto ufficiale della festa di San Domenico a Villamagna è più antico: porta, infatti, la data del 1810 mentre l’istituzione della festa risale al 1872.

I festeggiamenti che animano periodicamente i paesi abruzzesi vedono la presenza di due animali: le serpi (esempio festa di Cucullo) e il lupo.

Non un lupo in carne ed ossa bensì un uomo mascherato da lupo, con il corpo coperto di pelli di pecora e di capra, è infatti il protagonista della festa di Villamagna.

Il lupo irrompe nel bel mezzo di una sacra rappresentazione. Nel frattempo la  processione con l’immagine di San Domenico confluisce verso il palco allestito per l’occasione in un lussureggiante boschetto con rami di quercia. L’icona del santo viene così posizionata nel centro della scenografia e, subito al via, la rappresentazione.

Protagonista una tranquilla famiglia: padre boscaiolo, madre e figlio neonato tenuto in una vecchia culla in legno. Mentre i genitori sono intenti a far legna, il bambino viene aggredito dal “lupo”. L’uomo e la donna terrorizzati gridano: “San Domenico!” e l’immagine del santo si alza nel mezzo della boscaglia.

Il “lupo” è improvvisamente preda di terribili convulsioni e il marito, dopo aver posto il proprio piccolo sano e salvo fra le braccia della madre, afferra la scure e uccide l’animale.

Il pubblico esulta e acclama il santo. La processione riprende il cammino e giunge in chiesa dove viene deposta la statua di San Domenico e dove ha termine la rappresentazione con il ringraziamento dei genitori per il miracolo ricevuto. La folla  dirada al suono dell’ultima marcia scandita dalla banda del paese a cui si sovrappongono i fragori dei fuochi d’artificio. Ciascuno, quindi, rincasa felice e celebra il santo davanti alla propria mensa, con abbondante cibo.

La giornata sarà inoltre allietata, a partire dalle ore 21.00, da spettacolo musicale.

Protagonisti dell’evento anche i Comuni di Cocullo (Aq), Palombaro (Ch), Pretoro (Ch) e Villalago (Aq), accomunati dal culto del santo, con i quali dal 2005 è in atto un gemellaggio. Non mancherà neppure il primo cittadino del Comune di Atri (Te) con il quale è in fase di sviluppo un gemellaggio.

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