Teramo e Provincia

Roseto degli Abruzzi (TE). INQUINAMENTO DEL MARE: DICHIARAZIONE DI PIO RAPAGNA’

INQUINAMENTO DEL MARE: DICHIARAZIONE DI PIO RAPAGNA’

Alcuni giornalisti della cronaca locale di Roseto degli Abruzzi, pur riferendo nello stile “copia e incolla”, in quanto assenti dal luogo del “delitto”, notizie e fatti tratti quasi letteralmente dal comunicato di Città per Vivere, che si è fatta carico di “denunciare” in tempo reale alle autorità competenti (Carabinieri, Vigili Urbani, Sindaco di Roseto e Vigili del Fuoco in quanto Corpo nazionale di “Protezione Civile”) quanto stava accadendo sulla spiaggia “libera” tra gli stabilimenti Nettuno e Bagni Marini, si sono “dimenticati” di citare “la fonte” della notizia e l’autore della stessa, nonché l’Associazione ambientalista e il suo rappresentante che, per diverso tempo e con tenacia “ha richiesto insistentemente e ottenuto” l’intervento dei Vigili del Fuoco, della Polizia Municipali e dei tecnici del Comune i quali “molto probabilmente” senza quella insistenza non sarebbero abbatto intervenuti nei tempi e nei modi riferiti dalla stampa medesima e dalla Ordinanza di divieto di balneazione emessa dal Sindaco di Roseto.

E’ doveroso precisare che la “notizia” dello sversamento di liquami di fogna nel tratto mare di Roseto di cui trattasi non è stata riferita dalla cronaca locale de “Il Tempo”, mentre è stata invece pubblicata, con evidenza che la gravità del fatto richiedeva, dal quotidiano “La Città”.

Purtroppo, per la dignità della informazione, questo “malcostume” di alcuni giornalisti locali si ripete puntualmente da moltissimo tempo e si è riproposto anche in occasione della bellissima e apprezzata “Festa Popolare” di Città per Vivere, svoltasi a Roseto e nel centro storico di Montepagano e durata addirittura otto giorni con musica e canti popolari e tradizionali di altissima qualità e con gruppi al vertice della rappresentatività regionale anche in campo nazionale e internazionale.

Nel denunciare, ancora una volta, questa vera e propria “censura politica e personale” messa in atto da personaggi che con il giornalismo “libero ed indipendente” non hanno nulla a che fare, ringrazio “altri giornalisti” delle quattro testate locali “Il Centro”, “Il Messaggero”, “Il Tempo” e “La Città” i quali, aldilà delle posizioni politiche e culturali di ciascuno, e pur operando principalmente e autorevolmente dall’esterno rispetto ai corrispondenti di Roseto degli Abruzzi, non si comportano allo stesso modo e assicurano in qualche modo anche ad associazioni e personaggi politici “scomodi” una necessaria e apprezzata libertà di stampa, che è sacra.

Per questo, a rettifica di quanto “non riferito” dai giornalisti suddetti, confermo e ribadisco che l’intervento dei Carabinieri, dei Vigili del Fuoco e della Polizia Municipale di Roseto degli Abruzzi è stato richiesto “esclusivamente e solamente” da me medesimo in qualità di appresentante della Associazione ambientalista “Città per Vivere” ed ex-Parlamentare,con il sostegno e l’incoraggiamento di Cittadini, bagnanti e turisti presenti sul posto.

I Vigili del Fuoco, chiamati nella loro funzione di corpo della “Protezione Civile”, ed in quanto tali intervenuti alle ore 10,30 circa insieme ai Vigili Urbani di Roseto, hanno fatto dei prelievi e dei carotaggi di sabbia nei pressi dello scarico a mare e subito dopo hanno recintato la zona rendendola inaccessibile.

Pertanto risulta essere “ridicolo” il fatto che l’Amministrazione Comunale, invece di prendere atto della gravità della situazione “fognaria” di Roseto, tenti di fare “credere”, anche attraverso certi giornalisti disponibili, che il tutto, trattandosi di mero “incidente” ad una pompa di sollevamento dei liquami, è sotto controllo e che l’intervento dei tecnici comunali sia stato “puntuale e autonomo”, mentre le cose sono andate esattamente al contrario, come dimostrato dal “ritardo di almeno 4 ore” rispetto al primo allarme e di moltissimi giorni rispetto ai “pre-allarmi” precedenti.

Per l’Associazione Città per Vivere

Pio Rapagnà – ex Parlamentare rosetano

IL COMUNICATO DIFFUSO PRIMA

Città per Vivere

Associazione ambientalista

Roseto degli Abruzzi

Roseto degli Abruzzi, 25.8.2010

COMUNICATO STAMPA

Inquinamento del mare: anche a Roseto degli abruzzi come ad Alba Adriatica?

Questa mattina, dalle ore 6,30 e fino alle ore 10,30 circa, orario corrispondente all’intervento dei Vigili del Fuoco e della Polizia Municipale di Roseto degli Abruzzi, chiamati da Cittadini, turisti e dal rappresentante della Associazione ambientalista “Città per Vivere” ed ex-Parlamentare Pio Rapagnà, dallo “scarico di acque bianche” nelle acque del mare situato sulla spiaggia “libera” tra due stabilimenti balneari della zona centrale del Lungomare, è fuoriuscita una “marea nera e gialla” fatta di liquami di fogna, rifiuti fecali umani e acque maleodoranti di tipo “pestilenziale”, con folate di miasmi che hanno provocato malessere e principi di svenimento a diverse persone e bambini presenti in spiaggia.

Nel frattempo che si scaricavano in mare grandi quantità di acque fognarie ed altissimamente inquinanti, ignari villeggianti facevano il bagno e passeggiavano sulla battigia e sul bagnasciuga propsiciente lo “scarico”, ignari e inconsapevoli di quanto avveniva e quindi sottoposti a forte rischio per la salute.

Alcuni hanno manifestato segni di difficoltà respiratoria, conati di vomito e disturbi agli occhi, mentre altri si sono rivolti ad alcuni responsabili dei lidi vicini chiedendo di potersi lavare con prodotti più efficaci dai normali prodotti utilizzati per potersi liberare dalle sostanze maleodoranti con le quali erano venute a contatto bagnandosi nel mare propsiciente allo scarico fognario.

I Vigili del Fuoco, chiamati da Pio Rapagnà nella loro funzione di corpo della “Protezione Civile”, ed in quanto tali intervenuti alle ore 10,30 circa insieme ai Vigili Urbani di Roseto, hanno fatto dei prelievi e dei carotaggi di sabbia nei pressi dello scarico a mare e subito dopo hanno recintato la zona rendendola inaccessibile ai moltissimi bagnanti che nel frattempo si erano radunati sul posto, esternando tutta la loro indignazione e protesta nei confronti delle autorità competenti che, nonostante ripetuti pre-allarmi e casi similari accaduti nella vicina Alba Adriatica, non hanno inteso assumere iniziative “preventive” atte a scongiurare l’accaduto e tutelare la salute dei Cittadini.

Città per Vivere chiede alla Amministrazione Comunale di prendere atto della gravità della situazione “fognaria” di Roseto, verificatasi anche a causa di un selvaggio e imponente sviluppo edilizio in zone strategiche e centrali della Città nelle quali mancano strutture e servizi corrispondenti e sufficienti, csì come accade per la raccolta e lo smaltimento dei Rifiuti Solidi Urbanie, per l’intasamento del traffico, per l’assenza dei parcheggi e per l’altissimo livello raggiunto dall’inquinamento dell’aria.

Nei prossimi giorni, passata l’ubriacatura, le follie e gli sprechi inutili della “notte bianca”, Città per Vivere assumerà iniziative pubbliche idonee, per denunciare le forme più eclatanti e gravi del malgoverno presenti nella nostra Città delle rose e per proporre ai Cittadini tutte quelle iniziative opportune e necessarie per “cambiare alla radice” le modalità con le quali le precedenti così come l’attuale maggioranza di centro sinistra hanno “male-amministrato” uno dei Comuni più turisticamente ed economicamente più importante della Provincia di Teramo.

Per l’Associazione Città per Vivere

Pio Rapagnà – ex Parlamentare rosetano

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One Comment

  1. Sono preoccupato dopo aver letto perchè qest, anno avrei deciso di venire in quella zona ” giulianova ” Ho letto solo oggi questo comunicato . Posso stare tranqullo?
    Posso avere una risposta

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