Abruzzo

Teramo. La vicenda del Referandum per il “Vecchio” Comunale di Teramo

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Il segretario Comunale di Teramo del partito dell’Italia dei Valori, Marco Di Giovanni, in riferimento alla vicenda della mancata approvazione del regolamento che dovrebbe disciplinare il referendum consultivo promosso dal comitato “Giu’ le mani dal Comunale” contro l’abbattimento del vecchio stadio, ritiene  inaccettabile la posizione dissacrante avuta da parte di tutta la maggioranza e dal Sindaco.

Infatti, ieri l’altro in consiglio comunale, di fronte ad una minoranza propositiva, collaborativa ed energica, il Sindaco chiuso in un religioso silenzio non ha proferito parola, idem dicasi per tutta la maggioranza.

La città di Teramo non merita tale arroganza, a Teramo non vige il principio “Ho vinto io  e comando io”, il Sindaco e la maggioranza non hanno il senso dell’Istituzione.

Peraltro, se la memoria non mi inganna quando si tratta di salvare le liste elettorali del PDL, si fa il possibile anche un “decreto salva liste” nel cuore della notte, invece per un referendum promosso da un comitato di ragazzi, senza casacca politica, non vale neanche la pena di fare un tentativo (sic?).

Concludendo, l’Italia dei Valori fa propria la frase attribuita a Voltaire che ha contribuito a costruire la democrazia con la “D” maiuscola, ossia “non sono d’accordo con quello che dici, ma darei la vita perchè tu possa esprimere le tue idee”.

Noi dell’Italia dei Valori desideriamo che i cittadini Teramani dicano la loro sulla vicenda del vecchio stadio, e non ci stiamo a qualsiasi bavaglio che la maggioranza propina alla minoranza su ogni vicenda a Teramo, oltretutto tacciandola di ostruzionismo e mistificando la realtà.

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