Abruzzo

Pescara. La politica di Fini: democrazia, esempio e partecipazione

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La politica di Fini: democrazia, esempio e partecipazione

A Pescara il Presidente della camera dei Deputati per presentare il suo libro e Generazione Italia: «Leadership di Berlusconi è indiscussa ma non possiamo passare dal centralismo burocratico al centralismo carismatico. La demo-crazia è un’altra cosa.»

di Angela Curatolo

PESCARA, 21 luglio – Il centro cittadino di Pescara, ieri, bloccato per accogliere il presidente della camera dei Deputati. «La Libertà non è stare sopra un albero, la libertà è partecipazione,» stranamente la canzone di Gaber, del periodo più rosso, ha fatto da sottofondo a questo incontro, al Circus di Pescara, in cui si è parlato ben poco del libro “Il futuro della libertà”. L’attenzione è stata rivolta su Generazione Italia, l’associazione su cui Gianfranco Fini conta per divulgare partecipazione politica e sociale. Fini ha esordito dicendo che Pescara è sempre stata una piazza difficile per la propaganda politica perché “è una città esigente e l’applauso va conquistato con la forza dei ragionamenti”.

I punti sui quali ha indugiato, durante la conferenza, sono stati quelli della Libertà legata alla partecipazione per compiere la democrazia. Fini si propone, in questi tempi molto confusi, come l’uomo della “sintesi politica” e il suo messaggio è stato quello di proiettarsi verso il futuro con nuovi “idealismi”. “Sono finite le ideologie ma questo non significa che sia finita la voglia di migliorare la società, nel rispetto del valore della libertà.”

Il Presidente Fini e l’assessore regionale Alfredo Castiglione. A destra, un momento del dibattito.

Il moderatore, il direttore de “Il Centro”, Luigi Vicinanza, che recentemente è stato promosso a livello nazionale, come ha sottolineato Masci, ha chiesto alcuni chiarimenti sui rapporti tra Fini e il PDL. «E’ la nostra casa politica – ha risposto Fini – bisogna, però, fare molto per migliorarla.»

Poi ha tenuto a far capire che «La leadership di Berlusconi è indiscussa ma non possiamo passare dal centralismo burocratico al centralismo carismatico. La democrazia è un’altra cosa.» Ha ribadito la necessità del Pdl di «guardare al futuro» investendo sulla ricerca, tecnologia, di democrazia, di necessità di regole mercato, nuove forme di partecipazione sociale.

In merito al titolo di ieri su Il Giornale, “Fini vai via dal PDL”, il Presidente ha affermato: «A Feltri non daremo nessuna soddisfazione.»

«Il PDL deve avere occhio sulle nuove partecipazioni sociali,» ha fatto notare che se da una parte partiti e sindacati sono in crisi, la partecipazione dei cittadini dimostra il contrario attraverso la continua nascita di associazioni. E per quanto riguarda la valutazione della qualità della vita, «il Pil non può più rimanere il solo valore di riferimento interno è necessario tener conto dei servizi, trasporti, scuola, conflitti generazionali, » ci vogliono, anche, altri indici di riferimento.

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ABRUZZOpress N. 282 del 21 luglio ’10                                                                                                                                    Pag 2

Ha risposto sui maggiori temi politici chiarendo la sua posizione.

Il Federalismo? «Grande opportunità ma rischio per le regioni del sud,» come l’Abruzzo, perché «potrebbe limitare i diritti come alla salute, all’istruzione per mancanza di eque risorse.»

Le intercettazioni? «Il buon senso prevarrà,» e ha aggiunto, «bisogna sapere di cosa si sta parlando.» Per Fini le intercettazioni sono uno strumento importante per le indagini ma non è plausibile adoperarlo per pubblicare pettegolezzi e fatti privati.

La politica per il Presidente deve essere «al di sopra di ogni sospetto.» Si oppone al Giurisdizionalismo ma spinge per un governo basato sull’esempio di chi governa, soprattutto per i più giovani.

Presenti all’incontro sul palco, Castiglione, assessore regionale, Nasuti, Masci. In platea presenti anche personaggi di Montesilvano come l’ex assessore Tereo De Landerset, il consigliere Stefania Di NIcola e Lino Ruggeri, consigliere provinciale.

Non sono mancati i fuori programma.

Dalla platea, la giornalista MariaTeresa De Lauretiis, protagonista della manifestazione contro la legge bavaglio a Roma, mostrava un cartello in cui si sollecitava la composizione di una commissione d’inchiesta a Pian di Navelli, per chiarire cosa stia accadendo: «Il comune di Pian di Navelli non ci lascia operare, negozi e imprenditori sono ostacolati dall’ente.»

Infine da menzionare l’intervento di Spallone, una vita nel PC, che, da un saluto di Vicinanza, ha colto la palla al balzo per salire sul palco e elencare quelli che per lui oggi sono uomini con la schiena dritta, Fini, Tabacci e Vendola.

A.C.


Mario Spallone che irrompe sul palco

New York:                                                              Londra:                                                                    Milano:

Lino Manocchia, Linoman98@aol.com        Emiliana Marcuccilli, emilianamarcuccilli@libero.it Alessandra Nigro alessandra.nigro@gmail.com

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