Abruzzo

Pescara. FEDAGRI, ALLARME PER IL FUTURO DEL SETTORE VITIVINICOLO

FEDAGRI, ALLARME PER IL FUTURO DEL SETTORE VITIVINICOLO

“SERVE UN PROGETTO DI RILANCIO DELLE CANTINE SOCIALI

CON IL SOSTEGNO DELLE ISTITUZIONI”

La necessità di elaborare un piano strategico per il potenziamento e il rilancio del settore è stato il tema al  centro del primo consiglio di Fedagri-Confcooperative che si è riunito ieri nel cuore nel distretto vitivinicolo teatino, ospitato nella Cantina Sangro

Pescara, 17 luglio 2010 – Necessità di rilanciare il settore vitivinicolo attraverso un piano strategico che metta in rete, potenzi e sviluppi il sistema delle cantine  sociali abruzzesi, un sistema in forte crisi che vede un invecchiamento progressivo della popolazione rurale, una scarsa redditività delle imprese e difficoltà a competere sui mercati. Sono stati questi i temi al centro del primo consiglio regionale di  Fedagri Confcooperative Abruzzo ospitato ieri pomeriggio nella Cantina Sangro di Fossacesia, all’interno dei locali recentemente ristrutturati dalla cooperativa e nel cuore del distretto vitivinicolo teatino. E’ da qui che Confcooperative Abruzzo ha voluto rilanciare il suo appello a sostegno del settore vitivinicolo, in contemporanea con le riunioni degli altri comparti del mondo agricolo rappresentati da Fedagri Confcooperative e con il sostegno di tutti i settori produttivi di Confcooperative Abruzzo. All’incontro hanno partecipato il presidente di Confcooperative Abruzzo, Giampiero Ledda, il presidente di Fedagri Abruzzo, Sebastiano Porello – recentemente riconfermato alla guida del Consorzio Citra Vini -, il presidente di Confcooperative Chieti nonché vice presidente di Confcooperative Abruzzo, Pietro Iacobitti insieme al direttore Giuseppe D’Alessandro, ai membri del consiglio regionale e dei vari comparti di Fedagri e ai rappresentanti delle principali cantine sociali abruzzesi.

La pesante crisi del settore vitivinicolo si evidenzia con la scarsa redditività delle uve e dei terreni, la contrazione delle superfici coltivabili, la mancanza di ricambio generazionale all’interno delle imprese, l’aumento dei costi di produzione, la difficoltà a collocare i prodotti sul mercato e, infine, i cronici ritardi nella programmazione e nell’attuazione dei bandi di sostegno al settore. Questo il difficile panorama disegnato dalle cantine sociali aderenti a Fedagri-Confcooperative che hanno rilanciato un appello al mondo delle istituzioni per attivare misure di ripresa di un settore quasi ai limiti del collasso. Durante l’incontro Confcooperative Abruzzo ha voluto assegnare anche un riconoscimento alla Cantina Frentana – promotrice del progetto della Banca dei vigneti – per i suoi 50 anni di adesione all’associazione.

Fedagri-Confcooperative è espressione in Abruzzo di 10mila soci che operano attraverso 100 imprese cooperative con 300 milioni di euro di fatturato: di oltre 80 milioni di euro è invece la cifra che proviene dal comparto vitivinicolo, con 15.000 soci e 1.200 addetti.

L’attuale panorama, e negli ultimi mesi la generalizzata situazione congiunturale, hanno portato il settore vitivinicolo abruzzese a subire un pesante calo dei fatturati, aggravato dalla lentezza e dal ritardo dei bandi regionali di sostegno, dall’invecchiamento della popolazione rurale e dagli attuali costi di produzione che non garantiscono redditività alle aziende vitivinicole. I prossimi anni saranno in questo senso decisivi per definire ed avviare i programmi di sviluppo delle aziende agricole abruzzesi, programmi che dovrebbero incidere sulle opportunità di rilancio del settore, in fase di ristrutturazione vista l’attuale crisi economica.

Il settore soffre poi di un mancato processo di innovazione che si riflette nella difficoltà di competere sul mercato di fronte ai nuovi player e di collocare adeguatamente il prodotto sul mercato. Queste problematiche, insieme a quelle relative all’accesso al credito bancario, sono comuni a tutti i settori della cooperazione agricola rappresentata da Fedagri-Confcooperative Abruzzo. A questo proposito all’interno del consiglio regionale del settore è intervenuto anche Antonello Ciambriello di Fedagri-Confcooperative nazionale con la presentazione del progetto “Qui da noi”, il marchio ideato dall’associazione per promuovere la rete di punti vendita diretti e di spacci delle cooperative agricole esistenti su tutto il territorio; un canale che coinvolge, ad oggi, oltre 2.500 punti vendita e 1.950 cooperative aderenti.

“E’ il momento di lanciare un forte segnale alle istituzioni, in particolar modo a quelle regionali, per tentare di invertire la tendenza negativa che oggi mette in grande difficoltà le nostre cantine sociali” spiega il presidente di Confcooperative Abruzzo, Giampiero Ledda, “in un momento delicato per il futuro del settore auspichiamo che la Regione guardi con attenzione a tutta la cooperazione agricola abruzzese: serve un progetto di rilancio  ed è opportuno che vengano attuate le misure necessarie e che i fondi siano spesi bene e subito”.

“Auspico che ci sia un progetto di rilancio del settore, con piano di aggregazione e fusione delle imprese in modo da poter portare avanti progetti di innovazione e competere meglio sui mercati” ha affermato Pietro Iacobitti, presidente di Confcooperative Chieti “inoltre oltre il 95% dei produttori non ha eredi nelle proprie aziende e bisogna pensare a come recuperare e continuare a coltivare questo patrimonio immenso”.

“C’è bisogno di un progetto per rivitalizzare il settore” aggiunge Sebastiano Porello, presidente di Fedagri Confcooperative Abruzzo “non possiamo continuare a far finta che vada tutto bene, la Regione deve rendersi conto che il sistema cooperativistico vitivinicolo va ripensato, c’è bisogno di politiche di crescita manageriale e di nuovi sistemi per affrontare il mercato o si rischia di scomparire”.

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