Abruzzo

Pescara. Protocollo di intesa tra CRI e Direzione per le attività di volontariato all’interno del carcere di Pescara.

Protocollo di intesa tra CRI e Direzione
per le attività di volontariato all’interno del carcere di Pescara.

Si è svolta stamani a Pescara, presso la sede del Comitato provinciale in Via Avezzano, la prevista Conferenza Stampa alla presenza del Commissario del Comitato provinciale della Croce Rossa Italiana di Pescara, Avv. Fabio Nieddu, e del Direttore della Casa Circondariale di PESCARA, Dott. Franco Pettinelli, per illustrare il Protocollo di intesa tra CRI e Direzione per le attività di volontariato all’interno del carcere.

67744 sono i detenuti attualmente presenti nei carceri italiani dinanzi ad una capienza regolamentare pari a 45.000 ed una tollerabile pari a 65.000 unità.

Questi i drammatici dati forniti dal Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria ed riportati oggi nel Comitato Provinciale di Pescara della Croce Rossa Italiana per illustrare le motivazioni che hanno spinto il Commissario, Avv. Fabio Nieddu, (che è anche il Garante per i Diritti dei Detenuti del Comune di Pescara), a sottoscrivere un protocollo d’intesa con il Direttore del carcere di Pescara, Dott. Franco Pettinelli.

I dati – ha affermato Nieddu – dimostrano la difficile condizione di vita nella quale sono costretti i detenuti all’interno dei vari istituti di pena dinanzi all’indifferenza della politica e delle istituzioni.

Il carcere di Pescara risente chiaramente delle difficoltà legate alle criticità del sistema penitenziario che – ad avviso del Garante e Commissario CRI Avv. Nieddu- sono legate indissolubilmente alla mancata riforma di alcune fattispecie di reato (soprattutto quelle legate all’immigrazione e agli stupefacenti), nonché sul piano processuale all’introduzione della legge Cirielli sulla recidiva nonché al “pacchetto sicurezza” che ha limitato l’accesso alle misure alternative anche per reati minori.

L’assurdo al quale si perviene è che una persona condannata per corruzione a tre anni può formulare richiesta per l’affidamento ai servizi sociali mentre chi viene condannato ad 1 mese di reclusione per furto essendo recidivo si vede costretto a scontare tale pena in carcere!

Alcuni numeri: 29 suicidi in carcere dal 1° gennaio 2010, 96 agenti di polizia penitenziaria aggrediti e feriti nel medesimo periodo; 4 evasioni 5 tentate.

Anche il carcere di Pescara, sebbene in proporzione ridotta, si vede costretto ad accogliere in celle per 4 persone ben 6 (7 o 8 nei periodi di maggiore affollamento).

In queste condizioni tutte le attività finalizzate alla rieducazione del detenuto diventano di
difficile attuazione.

E’ per questo che la Croce Rossa di Pescara ha deciso di abbracciare questa nuova realtà mettendo a disposizione 15 volontari della provincia che la Direzione del carcere ha, già da questa mattina, iniziato a formare per operare all’interno della struttura.

Il Direttore del carcere – Dott. Franco Pettinelli – ha sottolineato l’importanza di tale iniziativa che è nel senso del rispetto della dignità umana del detenuto e testimonia la particolare attenzione alla persona che la Croce Rossa pescarese dimostra di avere.

I volontari della Croce Rossa di Pescara svolgeranno attività di supporto agli educatori e proporranno progetti per il reinserimento sociale dei detenuti oltre che di crescita culturale, professionale e artistica all’interno del carcere stesso.

Un progetto ambizioso che vuole riportare sensibilità sociale verso i detenuti persone che hanno certamente commesso degli errori ma che rimangono persone umane con una intangibile dignità personale che non può essere annullata e calpestata come ulteriore “pena accessoria”

Dal 1° luglio i volontari saranno operativi nel carcere di Pescara.

Queste ennesima iniziativa nel sociale testimonia la grande attenzione del Comitato Provinciale non soltanto alle attività di emergenza sanitaria ma anche alle realtà di disagio sociale che, purtroppo, sono sempre più dilaganti.

Pescara, 12 giugno 2010

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